11 dicembre 2010 – OMAGGIO A MADERNA

Sala Concerti del Conservatorio B. Marcello di Venezia

 

Ore 9.00 CONVEGNO NAZIONALE scarica depliant pdf

 

Ore 18.00 CONCERTO

In memoria di Giorgio Nonveiller

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili

 

PLURIMO ENSEMBLE

Letizia Michielon, direttore

 

 

PROGRAMMA

 

Bruno Maderna

Serenata Seconda per 11 strumenti (1957)

 

Michele Del Prete

Serenissimi satelliti, prima assoluta

incisione di Federica Bezzoli

 

Alessio Rossato

Etwas lebhaft, prima assoluta

Video di Alberto Condotta

 

Andrea Di Paolo

Tundra, prima assoluta

Incisione di Tatjana Kojic

 

Riccardo Vaglini

Concertino per pianoforte e orchestra da camera,

prima assoluta

video di Elisa Bertaglia

 

Luciano Berio

Serenata I  per flauto e 14 strumenti(1957)

 

 

In un programma di sala del 1954, in occasione di un concerto svoltosi ad Amburgo, Bruno Maderna, presentando le opere in prima assoluta che sarebbero state  eseguite, scriveva: “Fare musica vuol dire vivere. Vivere da uomini, non da vegetali”. L’omaggio a Maderna proposto questa sera, a conclusione di un convegno dedicato alla produzione degli anni Quaranta e Cinquanta del compositore veneziano,  vuole essere innanzitutto un’occasione per riascoltare la seconda versione della Serenata Seconda (1957), capolavoro scritto da un uomo ‘vivo, brano cruciale, bifronte, frutto di una scrittura compositiva che ha metabolizzato le esperienze seriali fondendole ad un artigianato artistico che rompe le maglie del rigore per consentire l’irruzione imprevedibile del nuovo. L’accostamento con la coeva Serenata I per flauto e 14 strumenti di Luciano Berio, amico fraterno, compagno di lotte e avventure elettroniche, consente un confronto diretto tra due poetiche nell’ambito di uno stesso genere, quello della Serenata, particolarmente amato dai compositori post bellici. Se in Maderna si spalanca, dopo la prima fase ludica, una voragine annichilente, dispersa in una deriva sonora devastata, in Berio prevalgono fino alla fine la giocosità, l’aspetto improvvisatorio, a tratti jazzistico, e soprattutto l’ iridescenza coloristica, associata a repentini mutamenti di carattere. Molte le assonanze tra questa Serenata e i futuri Concerti di Maderna per oboe e orchestra, collage di episodi solistici e orchestrali che si alternano senza soluzione di continuità.

Ma l’energia creatrice di Maderna si esprime anche nella sua capacità di ispirare nuove generazioni di uomini ‘vivi’, artisti che in lui ritrovano coniugati profonda conoscenza della tradizione  e intuizione visionaria. Ricordando l’icasticità del suo stile compositivo, si è pensato di rendergli omaggio commissionando parallelamente interventi figurativi di studenti dell’Accademia di Belle Arti di Venezia e Roma e opere prime a lui dedicate da docenti e studenti del Conservatorio “B. Marcello” e dell’Accademia di S. Cecilia di Roma. Partiture musicali si intrecciano così a partiture ‘incise’ e ad immagini che trascolorano in suono.

Il pensiero creativo di Maderna continua a pulsare e rinnovarsi grazie alla loro fantasia, fondata nella storia  ma proiettata nel futuro.

La stessa sinestesia di suoni e immagini caratterizzava anche la vita e la forza intellettuale di Giorgio Nonveiller, docente dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, appassionato cultore di musica, arte figurativa e pedagogia, al cui ricordo il concerto è dedicato.

Letizia Michielon

COMPONENTI DELL’ENSEMBLE

flauto-ottavino: Cecilia Vendrasco

oboe: Irene Paglietti

corno inglese: Lorenzo Zanetto

clarinetto: Andrea Formentin

clarinetto basso: Renzo Bello

fagotto: Marina Martelli

corno: Lorenzo Meneghetti

tromba: Fabrizio Nasetti

trombone: Davide Costantini

percussioni: Alessio Ghezzi

arpa: Alessandra Trentin

pianoforte: Fabio Grasso

violino: Francesco Lovato

viola: Alberto Belli

violoncello: Marco Trentin

contrabbasso: Luca Stevanato