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Michele Del Prete ha
studiato filosofia a Torino, Utrecht, Leiden e poi a Berlino, dove ha
conseguito un dottorato in filosofia sull'ontologia di Franz Rosenzweig
(Freie Universität Berlin). Pubblicazioni; interventi a convegni e
università a Berlino, Parigi, Cambridge, Roma, Gerusalemme,
Arnoldsheim, Kassel, Darmstadt, Chieti, Mannheim, Harvard, etc. Insegna
Teoria della Percezione e Psicologia della Forma presso l'Accademia Albertina
di Belle Arti di Torino. Si è diplomato in Composizione e Nuove
Tecnologie presso il Conservatorio B. Marcello di Venezia studiando con
Corrado Pasquotti e Alvise Vidolin: successivamente frequenza del Laboratorio
di Composizione tenuto da Giacomo Manzoni (Scuola di Musica di Fiesole, 2009
e 2010), masterclass con Claudio Ambrosini e Agostino Di Scipio, studio con
Beat Furrer (Universität für Musik und darstellende Kunst, Graz).
Esecuzioni come compositore e interprete a Berlino (BKA), Venezia (Teatrino
Groggia, Galleria Contemporaneo, Conservatorio B. Marcello, Biennale Musica),
Pordenone (Festival del Teatro Indipendente), Novara (Galleria UXA), Roma,
Milano (Festival 5 Giornate), Fiesole (Estate Fiesolana), Helsinki (Theatre
Academy), Barcellona (Festival Zeppelin, 2009), Graz (KUG) etc. Sue opere
musicali appaiono per Ars Publica. Lavora su testi di Roberto Bacchetta. |
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Federica Bezzoli |
Federica
Bezzoli, nata nel 1985, è attualmente iscritta al Biennio specialistico
presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia, indirizzo Grafica d'arte. Nel
2008 ha ottenuto il diploma di I livello col massimo dei voti in Arti Visive
e Discipline dello Spettacolo, indirizzo: Pittura, con una tesi in Anatomia
Artistica (Verso un'arte del movimento).
Ha frequentato il laboratorio di fotografia di scena e video ripresa
teatrale condotto da A. Novaga, e ha avuto una borsa di studio Erasmus
all'École de Recherche Graphique di Bruxelles. Ha al suo attivo
numerosi altri corsi di formazione, laboratori, collaborazioni, presso
istituzioni quali Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza. Palazzo
Grassi, Venezia, Biennale di Venezia, Centro Universitario Teatrale Venezia,
Soprintendenza Archeologica del Veneto, EcoMuseo Cusius del Lago d'Orta e
Mottarone. Ha pubblicato ed esposto lavori alla Jury ERG 2010, Bruxelles (3
opere, installazione, opere grafiche, fotografie), Teatro Olimpico Vicenza,
Teatro Goldoni Venezia, Teatro Verdi Padova, Casa di Goldoni Venezia,
Fondazione Museo Arti e Industria Omegna. I due lavori presentati nascono dallo studio
dell'archittetura e di un dettaglio della Serenata per 11 strumenti di
Maderna. L'archittetura è l'impianto generale dell'opera:
vale per altezze, strumenti, proporzioni; il dettaglio scelto è
relativo alla scrittura della parte dell'arpa in tre battute della prima
sezione del lavoro, Sia l'intervento musicale sia quello visivo cercano
dunque la semplicità di dettaglio e opera non affidandosi a nessuna
struttura di articolazione intermedia. |
Il titolo del doppio
contributo, Serenissimi satelliti, rimanda ad una costellazione di
opere/ di compositori chiozzotti e veneziani: a Bruno Maderna, autore di
più serenate tra cui quella ad un satellite, e a Claudio Ambrosini,
autore de Il satellite sereno.