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Presentazione Stagione Agimus Venezia 2020

 

La rotta, nel dizionario nautico, è la direzione lungo cui una barca si muove per raggiungere un punto desiderato. 

Molte sono le traiettorie possibili per giungere a destinazione ma le più entusiasmanti sono quelle che si avventurano lontano dai tragitti rassicuranti, più volte percorsi, per scoprire nuove terre, emerse o sommerse, accostando conoscenze interdisciplinari.

Tale apertura, lanciata fuori rotta, come suggerisce la recente raccolta di racconti scritti da Macri Puricelli, consente di fare tesoro dell’imprevisto per lasciarsi inventare da ciò che il viaggio suggerisce.

La passione per la ricerca e l’esplorazione caratterizza L. v. Beethoven, uno dei principali protagonisti del 12^ Festival ideato da Agimus, in occasione del 250^ della nascita del grande compositore tedesco.

Il Progetto Beethoven 2020, ospitato a San Rocco, sarà arricchito da numerosi recital che offriranno lo spunto per approfondire l’opera cameristica beethoveniana, riproponendo opere di raro ascolto come il programma flautistico proposto dal duo Caroli-Martignon. Il progetto sarà completato  da conferenze, un convegno internazionale di Filosofia della Musica e un progetto didattico, ideato da Gemma Moldi, Alessandra Prato e Cecilia Vendrasco, ispirato alla vita e all’opera di compositore tedesco che si svolgerà al “B. Marcello” e coinvolgerà i piccoli allievi delle scuole elementari e medie di Venezia.

L’Ateneo Veneto è poi co-organizzatore, insieme all’Accademia di Musica e Filosofia, degli appuntamenti di Musica e Filosofia realizzati in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali di Ca’ Foscari e il Conservatorio “B. Marcello”.

Da Virgilio e Seneca, fino a Postel e Cyrano de Bergerac, docenti e giovani ricercatori di Ca’ Foscari rifletteranno sul tema  I filosofi e il viaggio, in un originale intreccio di letture teatrali e contributi figurativi ideati dal Liceo Artistico di Venezia che si alterneranno all’esecuzione di brani di J.S. Bach, sommo viaggiatore dello spirito.  

Una donna fuori dagli schemi era anche Emma Ciardi, la celebre pittrice veneziana cui verrà dedicato sempre in Ateneo un appuntamento teatrale ideato da Miriam Zerbi e Alessandra Prato, accompagnato da proiezione ed esecuzioni musicali.

Corrado Rojac illustrerà invece alla Fondazione Levi le sperimentazioni di  Giuseppe Greggiati, sacerdote operante nel mantovano, vissuto tra il 1793 e il 1866, amante della musica e collezionista di strumenti e spartiti. Greggiati arricchisce la fisarmonica in suo possesso, di origini viennesi, di alcune migliorie organologiche: nasce così la prima fisarmonica italiana. Corrado Rojac è riuscito a farne replicare un modello, ricostruito dall’artigiano Adriano Clementi e in via eccezionale eseguirà alcune opere su questo piccolo gioiello unico al mondo.

Particolarmente preziosa è infine la collaborazione ormai pluriennale con l’Associazione Tedesca di Venezia. L’intimismo di Palazzo Albrizzi offre infatti il contesto ideale per ospitare una serie di Abendmusik, incontri-conferenza ove è possibile condividere il fervore intellettuale che anima il cuore pulsante della città lagunare. 

In questo accogliente salotto culturale sarà possibile ascoltare l’ottavo appuntamento dell’integrale pianistica  di Schumann, ciclo che ha come protagonista il pianista e compositore Fabio Grasso, oltre a capolavori della letteratura liederistica e cameristica. 

Ringraziamo tutti i sostenitori e le istituzioni che hanno reso possibile questo progetto, augurandoci che lo spirito di ricerca che lo anima possa contribuire ad aprire nuove rotte.

 

Letizia Michielon - Direttore Artistico di Agimus Venezia 

 

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