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18 dicembre, Ateneo Veneto h17.30

Incontri di Filosofia e Musica

Musica Coelestis. Le immagini della musica

Relatori Carlo Boccadoro (compositore), Claudio Ambrosini (compositore), Massimo Contiero (La Nuova Venezia)

 

Luca Chiandotto, Maria Iaiza, Federico Forti,

Francesca Pallini, Biancamaria Targa (pianoforte)

 

In collaborazione con Conservatorio “G. Tartini” di Trieste

 

Musica coelestis

"La Musica non può esprimere altro che se stessa" (Igor Stravinskij)

"Ciò che mi interessa è solamente scrivere le note giuste" (Louis Andriessen)

Quando scrivo o ascolto Musica non associo  alcun tipo  di immagini ad essa. Men che meno sono interessato a scrivere musica evocativa di immagini o che faccia da stampella a immagini. Il mio approccio alla composizione è assolutamente pragmatico, mi interessa il linguaggio, o meglio i linguaggi. Provo a far coesistere tra loro modi di comporre apparentemente antitetici, cercando di trovarne i fili comuni (quando esistono). Sono immune da ambizioni "spirituali", se riesco a scrivere delle note che mi soddisfano sono ampiamente soddisfatto.

Carlo Boccadoro

 

Coelum terrestre

Benché goda dello status di “altamente spirituale” la musica è un prodotto squisitamente umano, in grandissima misura frutto di invenzione e – a differenza delle altre arti – quasi privo di modelli in natura. Così è la musica che, attraverso l’uomo, rende “cielo“ la terra, con buona pace dell’Empireo. Ma è per questa condizione di ‘assenza di pedigree’ che nella musica si sono manifestate forti idiosincrasie – per l’onomatopea, per esempio – come se ci fosse qualcosa di vergognoso a lasciar trapelare accenni terragni, tracce di un’ascendenza? Idiosincrasie che si sono allargate fino a riguardare – ancora a differenza delle altre arti - anche altre delle proprie possibili componenti: il rumore prima, la dissonanza poi, la consonanza recentemente e, oggi, le note stesse.

Partendo dalle esperienze nel campo della psicologia dell’ascolto e da alcuni recenti lavori (tra cui Morte di Caravaggio, ‘copia dal vero’ per fagotto e orchestra) si toccheranno i concetti di tabù, metafora, traslato.

Claudio Ambrosini

 

PROGRAMMA

 

A. Skrjabin (1872-1915) Vers la flamme op. 72

C. Ambrosini (1948) Notturno marino spezzato

Luca Chiandotto, pianoforte

 

I. Fedele (1953) Studio Boreale n.2, Calmo e meditativo

G. Ligeti (1923-2006) Étude n. 5 I Livre Arc-en-ciel

Francesca Pallini, pianoforte

 

I. Fedele (1953) Studio Boreale n.3, Un poco Inquieto

S. Sciarrino (1947) Prelude

Federico Forti, pianoforte

 

G. Crumb (1929) da Makrokosmos vol. I: n. 2 Proteus [Pisces], n. 3 Pastorale (from the Kingdom of Atlantis, ca. 10.000 B.C.) [Taurus], n. 8 Magic Circle of Infinity [Leo]

S. Gervasoni (1962) da Prés - III (third book),

XVII Prédicatif

Maria Iaiza, pianoforte

 

C. Boccadoro (1963) Cruel Beauty

P. Boulez (1925-2016) Douze Notations

Biancamaria Targa, pianoforte

 

Claudio Ambrosini (Venezia 1948) si forma al Conservatorio della sua città e si laurea nel 1972 in Lingue e letterature straniere all’Università di Milano. Studia musica elettronica con Alvise Vidolin tra il 1972 e il ’75, cimentandosi in quegli anni come artista audio video con la Galleria del Cavallino, producendo opere video sperimentali di grande interesse.

Diventa in seguito collaboratore del Centro di Sonologia computazionale di Padova. Oltre alla cosiddetta computer music, della quale diviene uno dei massimi esperti italiani, si dedica alla composizione "tradizionale", dando vita a un catalogo vocale, strumentale, operistico, radiofonico e di balletto piuttosto cospicuo, spesso eseguito da importanti interpreti (tra i quali Riccardo Muti) presso le istituzioni europee più attive sul fronte della diffusione della musica contemporanea, tra le quali La Biennale Musica, l'IRCAM di Parigi, il Teatro alla Scala, il Teatro La Fenice. Ha ricevuto commissioni dalla RAI, dalla WDR e dal Governo francese. 

È tra l'altro fondatore e direttore dal 1979 dell'Ex Novo Ensemble ed è stato insignito nel 1985 del Prix de Rome, primo musicista non francese onorato da questo prestigioso riconoscimento. Nel 2007 ha vinto il Leone d'Oro per la musica alla Biennale di Venezia. La sua opera Il canto della pelle è stata insignita nel 2008 del premio "Music Theatre Now" di Berlino. Nel 2011 gli è stato assegnato il XXX Premio Abbiati, nella sezione Novità Assoluta, con "Il Killer di Parole”.

Nonostante sia ispirata a criteri costruttivi e formali piuttosto complessi, la sua musica vanta un alto grado di comunicabilità, in quanto partecipa di aspetti psico-percettivi.

http://www.ricordi.it/compositori/a/claudio-ambrosini 

 

Carlo Boccadoro ha studiato al Conservatorio "G.Verdi" di Milano dove si diplomato in Pianoforte e Strumenti a Percussione. Nello stesso istituto ha studiato Composizione con P. Arata, B. Cerchio, I. Fedele e M. Tutino. Dal 1990 la sua musica è presente in importanti stagioni concertistiche e sale da concerto tra cui: Teatro alla Scala, Biennale di Venezia, Bang On A Can Marathon di New York, Gewandhaus di Lipsia, Aspen Music Festival, Monday Evening Concerts (Los Angeles), Detroit Symphony Orchestra, Musikverein di Vienna, Salle Pleyel di Parigi, Teatro La Fenice di Venezia, Barbican Centre di Londra, Alte Oper di Francoforte, Festpielhaus Baden- Baden, Konzerthaus Dortmund, Festival di Lucerna, Concertgebouw di Amsterdam, National Concert Hall Dublin, Royal Academy di Glasgow, Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Filarmonica' 900 del Regio di Torino, Pomeriggi Musicali, Orchestra "G.Verdi" di Milano, Arena di Verona, Festival MITO, UnioneMusicale di Torino, Mittelfest, Società del Quartetto di Milano, Settimane Musicali di Stresa, Teatro Comunale di Bologna; Ferrara Musica, Aterforum, Orchestra "A.Toscanini" dell'Emilia Romagna, Teatro Regio di Parma; Orchestra della Toscana; Cantiere Internazionale D’Arte di Montepulciano; Accademia Filarmonica Romana; RomaEuropa Festival, Teatro Massimo di Palermo. Ha collaborato con artisti provenienti da mondi molto diversi, tra i quali R. Chailly, O. M. Wellber, G. Noseda, S. Rubino, L. Ronconi, J. Axelrod, T. Berne, M. Mitchell, C. Smith, O. Noriega, F. Battiato, G. Bryars, E. Dindo, L. Ja, A. Ballista, D. Crockett, J. MacMillan, V. Ray, E. Ziporyn, B. Canino, M. Panni, M. Brunello, G. Mancuso, M. Ovadia, A. Lucchesini.  Nel 2004 L. Berio gli ha commissionato, per l'Accademia Nazionale di S. Cecilia, l'opera per ragazzi La Nave a Tre Piani, eseguita all'Auditorium di Roma diretta dall'Autore stesso nel 2005 e successivamente ripresa dal Regio di Torino. Ha inoltre scritto altre cinque Opere da camera (A Qualcuno piace Tango, Robinson, Cappuccetto Rosso, Boletus, SHI). È tra i fondatori del progetto culturale Sentieri selvaggi, che comprende un Festival al Teatro Elfo Puccini di Milano e un Ensemble di cui è direttore artistico e musicale. Svolge intensa attività come direttore d’orchestra. Presso l'editore Einaudi ha pubblicato quattro libri di carattere musicale: Musica Coelestis, Jazz!, Lunario della musica, Racconti Musicali, presso Marcos Y Marcos ha pubblicato il libro di fiabe La grande battaglia musicale, presso Mondadori ha pubblicato Le 7 note per 7 musicisti. Nel 2018 presso SEM uscirà un nuovo libro intitolato 12 (Storie di dischi irripetibili, musica e lampi di vita). Collabora con Radio3 e la RSI/ Rete DUE della Svizzera Italiana, con programmi radiofonici di carattere musicale. Sue composizioni sono state registrate per Deutsche Grammophon, Sony Classical,Warner Classics, EMI Classics, EMA Vinci Records, Ricordi, Canteloupe Music, Agorà,Velut Luna,Materiali Sonori, Sensible Records, Phoenix Classics. Dal 2017 è Direttore Artistico della stagione concertistica della Scuola Normale di Pisa. 

 

Massimo Contiero

Si è diplomato in pianoforte seguendo contemporaneamente gli studi classici e di composizione. Ha svolto un’intensa attività concertistica, sia come solista che in formazioni cameristiche. È stato Docente in vari Conservatori Italiani, divenendo titolare della cattedra di pianoforte a Mantova e poi a Rovigo. Di questo Conservatorio è stato eletto Direttore nel 1996. Esaurito il mandato nel 2004, è divenuto docente di pianoforte principale al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. 

Ha tenuto master class in Germania e Svizzera. Oltre a scrivere saggi e tenere conferenze, ha dato vita a rassegne concertistiche. 

É stato il Direttore artistico del Teatro Sociale di Rovigo fino al 2002.

Ha commissionato nuove opere, poi fatte eseguire in prima assoluta a musicisti come Enrico Rava, Claudio Ambrosini, Luca Mosca, Giorgio Gaslini, Nicola Sani, Lucio Gregoretti, Alessandro Lucchetti, Paolo Furlani, Matteo D’Amico, Lucia Ronchetti, Laura Bianchini, Carlo De Pirro. Di molte di esse ha curato l’edizione discografica.

Ha pubblicato i due volumi di saggi di argomento teatrale e musicale “A sipario chiuso” (ed. Paleani, 2002). Ha collaborato al volume edito da Franco Angeli “Organizzare Musica”. Per “ilmiolibro” ha pubblicato “Neotribalismo”, “Messinis ricorda”, “Cibo e musica”.
Si ricorda altresì l’attività di direttore artistico dell’Ex Novo Ensemble, formazione veneziana dedita alla musica contemporanea e dell’Accademia musicale di San Giorgio, orchestra in residenza della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, con la quale ha realizzato il “Progetto Sacher”, interpretazione delle opere del ‘900 commissionate ed eseguite dal grande direttore orchestra e mecenate svizzero Paul Sacher.

È critico musicale dei giornali “La Nuova Venezia”, “Il Mattino di Padova”, “La Tribuna di Treviso”

Nell’ottobre 2009 è stato eletto, con amplissimo consenso, direttore del Conservatorio “B. Marcello” di Venezia. Al termine del suo mandato è stato nominato Cavaliere della Repubblica.

 

Luca Chiandotto, diplomato nel 2017 con lode in Pianoforte al Conservatorio di Trieste, frequenta attualmente il Biennio Specialistico nella classe del prof. F. Zaccaria. Segue anche le lezioni dei Maestri M. Mika e B. Lupo.

Si è esibito in numerose sale da concerto del Nord Italia e all'estero. Nel 2018 suona il Concerto n. 2 di Chopin con la Belgrade Symphony Orchestra.

È vincitore del Premio “Brunelli” 2018 e finalista al ”I. Bajic Piano Competition” 2018 di Novi Sad.

 

Federico Forti inizia lo studio del pianoforte nella scuola "A. Miari" di Belluno con Lorena Iop e Matteo Andri. Partecipa a concerti in Veneto e Friuli Venezia Giulia. Nel 2016 suona a Trieste al "museo C. Schmidl" e per i "concerti del conservatorio". Nel 2017 e nel 2018 si esibisce al teatro Miela di Trieste. Collabora con la soprano Serena Arnò con cui suona a Palmanova (UD) e per i "concerti del conservatorio". Studia al conservatorio “Tartini" di Trieste prima con Letizia Michielon e ora con Rita Verardi. È iscritto al biennio di maestro collaboratore a Trieste.

 

Maria Iaiza, diplomata nel 2017 con lode sotto la guida di. Giovanni Baffero,  frequenta ora il Biennio Specialistico al conservatorio Tartini con Teresa Trevisan al e si perfeziona con Aquiles delle Vigne. Si è distinta in diversi concorsi, ottenendo il Primo Premio a Paularo, Palmanova, Bitola (Macedonia), Udine, Stradella e Città della Pieve. Ha suonato come solista e camerista in Italia, Austria, Slovenia e Croazia.

 

Francesca Pallini, triestina, incomincia a suonare a cinque anni con le insegnanti M.T. Kervin e C. Cerini, proseguendo poi gli studi al “Tartini” di Trieste con L. Michielon. Attualmente frequenta il Triennio di Pianoforte sotto la guida del professore F. Zaccaria. È inoltre iscritta al terzo anno di Scienze e Tecniche Psicologiche presso l’Università di Trieste. Ha partecipato al concerto “L’occhio (e l’udito) vuole la sua P/ arte” presso il Teatro Miela di Trieste e ha suonato al Museo Schmidl di Trieste in occasione de “Le stanze della Musica”. Recentemente si è esibita al teatro Miela per il festival Satie 2017 e 2018 e ha partecipato al progetto “En blanc et noir” dedicato a C.Debussy presso il “Tartini” di Trieste. Si è perfezionata con  M. Miladinovic, V. Domazetovic, M. Soveral e P. Camicia.

 

Biancamaria Targa, diplomata in pianoforte al “Pollini” di Padova con Ines Scarlino e specializzata al biennio magistrale con lode con Letizia Michielon al Conservatorio di Musica “G.Tartini” di Trieste, si diploma in Interpretation in Contemporary Music con Florian Hoelscher alla Hochschule di Lucerna. Premiata in diversi concorsi, svolge attività concertistica in Italia e all'estero. È laureata con lode in Musica e arti performative  all'Università di Padova.

 

 

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