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27 novembre, Ateneo Veneto h17.30

Incontri di Filosofia e Musica

Stefan Jarociński, Debussy - Impresionismo e simbolismo

Relatori Enrico Fubini (Università di Torino), Letizia Michielon (Conservatorio B. Marcello, Università Ca' Foscari)

Alberto Olivo, pianoforte (Conservatorio “G. Tartini” di Trieste)

 

Stefan Jarocinski nel lontano 1966 tenne un corso di lezioni affrontando un tema di natura non certo scolastica, come potrebbe sembrare a tutta prima: Debussy può essere considerato un simbolista piuttosto che un impressionista, come per lo più era incasellato nella musicologia ufficiale. Il tema è ritornato più volte negli scritti dei musicologi e dei filosofi della musica, e non si può non ricordare a questo proposito la grande figura di V. Jankelevitch che ha dedicato molte delle sue riflessioni a Debussy. Ancor oggi il tema non ha perso il suo interesse e apre la strada ad una prospettiva in cui Debussy non è più relegato in una visione fin de siècle, ma viene visto invece come uno dei tasselli per capire le future avanguardie europee. 

(E. Fubini)

 

 

PROGRAMMA

 

Claude DEBUSSY (1862-1918)

Dai Préludes, Livre I

 

6. (…Des pas sur la neige…)

7. (…Ce qu'a vu le vent d’ouest…)

8. (…La fille aux cheveux de lin…)

9. (…La sérénade interrompue…)

10. (…La cathédrale engloutie…)

 

Maurice RAVEL (1875-1937)

La Valse

 

Alberto Olivo, pianoforte

 

 

Enrico Fubini Professore ordinario di Storia della Musica all'Università di Torino, visiting Professor presso numerosi atenei, ha tenuto corsi e conferenze in prestigiose università straniere. Le sue ricerche vertono soprattutto sulla storia dell'estetica musicale e la musica nel pensiero ebraico. È stato direttore della Rivista Italiana di Musicologia e tra le sue opere, tradotte in tutto il mondo, vi è la Storia dell’estetica musicale dall’antichità al Novecento.

 

 

Letizia Michielon www.letiziamichielon.it

Pianista, compositrice, filosofa della musica, ètitolare di cattedra di Pianoforte Principale al Conservatorio di Musica “B. Marcello” di Venezia. Sta ultimando il secondo Ph.D. in Filosofia all’Università Ca’ Foscari con una tesi sul Beethoven di Th. W. Adorno.

Ha pubblicato Il gioco delle facoltà in F. Schiller (2000), L’archetipo e le sue metamorfosi. La Bildung nei romanzi di Goethe (2005), La chiave invisibile. Spazio e tempo nella musica del XX e XXI secolo (2012), Il lamento dell’ideale. Beethoven e la filosofia hegeliana (2018). Sta incidendo l'integrale beethoveniana e chopiniana per Limen Music. 

 

Alberto Olivo, di Fiumicello (UD), nasce il 5 gennaio 1998. Comincia lo studio del pianoforte all'età di 5 anni con il Maestro Alessio De Franzoni. Nel 2010 inizia gli studi presso il Conservatorio "G. Tartini" di Trieste, sotto la guida di Massimo Gon. Ha inoltre studiato presso il “Real Conservatorio Superior de Mùsica de Madrid” con Ignacio Marin Bocanegra.   Partecipa a numerosi concorsi, ottenendo nel 2007, all' "11° Concorso Internazionale per Giovani Strumentisti" di Povoletto, il Premio Speciale "Presidenza del Consiglio Regione F.V.G", per la sicurezza e l'interpretazione dei brani del '900. Sempre nello stesso anno vince il Primo Premio al " 3° International Music Competition" a Trieste, e nel 2013 si aggiudica il Primo Premio al "1° Concorso Nazionale per Giovani Musicisti Città di Palmanova". Nel 2015 vince il Primo Premio al 28° Concorso Pianistico "Città di Albenga", mentre nel 2016 si aggiudica il Premio Pianistico “Filippo Trevisan” al “4° Concorso Musicale Città di Palmanova” con il punteggio di 100/100. Ha partecipato a numerose masterclass e corsi con S. Gadjev, L. Dedova, M. Prause, R. Kinka, D. Andonova etc. 

Si è esibito e ha tenuto concerti sia in Italia che all’estero (Austria, Croazia, Serbia, Macedonia, Spagna).  Recentemente si è diplomato con il massimo dei voti presso il Liceo Musicale “G. Carducci” (TS).

 

 

 

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