Letizia Michielon |
Letizia Michielon, Veneziana, si è diplomata presso il Conservatorio “B.Marcello”
con E. Bagnoli. Si è successivamente perfezionata con M. Tipo, K. Bogino, A. Jasinski , P. Masi e
M. Mika . Vincitrice del
Premio Venezia, del Premio “A. Speranza” di Taranto e di numerosi altri premi
di concorsi pianistici nazionali e internazionali, ha tenuto recitals in
Europa, Canada e Stati Uniti suonando in sale prestigiose quali Teatro la
Fenice di Venezia, Conservatorio Verdi, Palazzo Reale e Teatro delle Erbe di
Milano, Mozarteum di Salisburgo, Centro Schoenberg di Vienna, Abravanel Hall
di Salt Lake City, Pollock Hall di Montreal Accademia Chopin di Varsavia e
Festival Aujourd’hui Musiques di Perpignan. Ha collaborato con numerose orchestre tra cui l’Orchestra
del Teatro La Fenice di Venezia, e Orchestra da Camera di Padova e del Veneto,
e ha inciso per Aliamusica e Ars Publica. Docente di pianoforte al Peri di Reggio Emilia, ha tenuto masterclasses in Europa e America. |
Si è diplomata in composizione a Venezia con R. Vaglini, e sue
composizioni, in corso di pubblicazione per Ars Publica, sono state eseguite
in Francia (Perpignan e Limoux), Austria, Canada, e in Italia, a Milano,
Reggio Emilia e alla Biennale di Venezia 2009. Laureata in Filosofia a Ca’ Foscari, ha conseguito il dottorato in
Ssienze dell’Educazione a Padova, e tiene corsi di Storia di Pedagogia
all’Accademia di Venezia. È attiva come critico musicale e autrice di saggi
su Schiller e Goethe. Attualmente sta
seguendo corsi di direzione d’orchestra e da maggio 2008 sta eseguendo
l’integrale delle Sonate di Beethoven presso l’ACIT di Venezia, affiancandovi
conferenze sull’umanesimo tedesco. Curriculum completo: www.letiziamichielon.it/bio.htm |
Vision, per quartetto
d’archi, soprano e voce recitante
“Forza
prometeica, intuizione creativa plasmante e sensibilità sottilissima, capace di
cogliere emozioni e pensieri sulla soglia del loro sporgersi dal silenzio, sono
i tratti che accomunano il mondo poetico di Emily Dickinson a quello di Luigi
Nono.
Nei versi
della poetessa americana, nucleo ispiratore originario del quartetto, riverbera
l’eco di un’anima entrata in contatto con la parte più profonda del Sé.
Dall’era glaciale e nichilistica delle fragilità, indagate con struggente
verità umana dalla Dickinson, emerge infatti poco per volta, attraverso una
lenta trasformazione interiore, il calore emanato da una visione solare, centro
di energia fuori dal tempo e dallo spazio che forgia una nuova immagine
dell’Io, protesa coraggiosamente verso orizzonti sconfinati.
L’originale
percorso di ricerca affrontato dalla Dickinson mi ha suggerito un accostamento
con alcune opere di Nono (Fragmente Stille, A Pierre. Dell’azzurro silenzio.
Inquietum e I Turc tal Friúl), lavori da cui ho tratto cellule ritmiche e
motiviche che rappresentano il materiale costitutivo del quartetto. Il
riferimento a Nono non vive solo nella stratificazione musicale ma anche in
quella poetica, traendo ispirazione da quanto avviene nel Prometeo, Tragedia
dell’ascolto. Frammenti del testo di Cacciari si intrecciano così a versi di
Eschilo e Goethe, rievocando la politestualità e il polilinguismo che animano
l’opera di Nono.”
Letizia
Michielon
Testi poetici
VR: Voce
recitante; S: Soprano
VR: Dal "Prometeo
incatenato" di Eschilo (vv. 124-127):
|
Ahi,
un fremito di
uccelli mi è vicino, il cielo stride
di un battito d'ali: ogni
passo furtivo mi impaurisce. |
VR: Dal
"Prometeo" di Luigi Nono, testo poetico di Massimo Cacciari:
"Vibrano intese
segrete s'impigliano nelle ali dell'angelo(...)
"Irrompono angeli nel cristallo
del mattino.
Battono ali di porpora tra i tralci maturi.
Ascolta..."
"Verità, questa
stretta radura
che un solo istante
illumina"
S: da "Das Göttliche" di Johann Wolfgang Goethe.
Nur allein der
Mensch Vermag das
Ünmogliche (,,) Er kann dem Augenblick Dauer
Verleihen" |
Solo l'uomo può l'impossibile: (...) egli può all'attimo dare durata. |
VR: Dal
"Prometeo" di Luigi Nono, testo poetico di Massimo Cacciari:
"
che si liberi in te"
S: da Emily Dickinson (646)
I think To Live - may be a Bliss To those who dare to try - Beyond my limit to conceive - My lips - to testify - (...) No numb alarm - lest Difference come - No Goblin - on the Bloom - No start in Apprehension's Ear, No Bankruptcy - no Doom - But Certainties of Sun - Midsummer - in the Mind - A steadfast South - upon the Soul - Her Polar time - behind - The Vision - pondered long - So plausible becomes That I esteem the fiction - real - The
Real - fictitious seems – (...) |
Io
credo che la vita per chi osa tentare possa
essere una gioia quale
non è in mio potere d'intendere né
di attestare con le labbra. (...) Non
la triste apprensione che un cambiamento
avvenga, Nessun’ ombra sul fiore, nessun
trasalimento per l'orecchio dell'ansia né
fallimento, né condanna, ma
certezze solari, la
piena estate della mente, perenne
Sud dell'anima, remota
ormai la sua era glaciale. Questa
visione, meditata a lungo, diviene
tanto plausibile che
sembra vera l'immaginazione e
immaginaria la realtà. |
S: da "Das
Göttliche" di Johann Wolfgang
Goethe.
Sei uns ein
Vorbild Jener geahneten
Wesen! |
Sia per noi un'immagine di quegli esseri che presagiamo! |
VR: Dal "Prometeo
incatenato" di Eschilo (v. 250)
|
Seminai le speranze, che non vedono |