Concerto
del 13 dicembre 2011
Sale
Apollinee del Teatro La Fenice, ore 20.00
TORNA
AL PROGRAMMA AUTUNNALE 2011
La
seconda parte della stagione Agimus Venezia, ospitata alle Sale Apollinee del
Teatro La Fenice, si conclude con l’omaggio alla compositrice russa
contemporanea Sofja Gubajdulina. Il tema della croce e della redenzione
rappresenta il cardine della serata, dedicata a Giorgio Nonveiller, insigne
docente dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, e realizzata grazie al
contributo dello CSAR (Centro Studi Arte Russa di Ca’ Foscari). Il percorso
mistico della compositrice russa verrà ricordato dal Plurimo Ensemble
attraverso la rilettura di alcuni capolavori cameristici, tra cui In Croce e De Profundis, affiancati
a lavori di autori che hanno influenzato la sua poetica (Bach, Shostakovich) e
a opere contemporanee, tra cui Kafkiana
seconda di Rojac e la prima assoluta Kreuzige! di Riccardo Vaglini.
L’intensa
riflessione sul rapporto tra suono e colore, di ascendenza skrjabiniana, che
caratterizza la poetica della Gubajdulina, viene ripercorsa attraverso il
dialogo tra il suono e i contributi figurativi curati dagli studenti
dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, omaggio ad una coerenza intellettuale
e a una profonda spiritualità che sono di esempio e fonte di ispirazione per le
nuove generazioni.
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“In croce”. Omaggio a Sofija Gubajdulina.
In memoria di Giorgio Nonveiller
In
collaborazione con il Conservatorio “B. Marcello” di Venezia, l’Accademia di
Belle Arti di Venezia , CSAR dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e Plurimo Ensemble
Opere
figurative a cura degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Venezia
Musiche
Sofija Gubajdulina: De
profundis per fisarmonica
Corrado Rojac:
Kafkiana Seconda per fisarmonica
Johann Sebastian Bach:
Sarabanda dalla Suite n. 3 per violoncello in do maggiore
Sofija Gubajdulina:
Preludio n. 1 per violoncello solo (1974) "Staccato-legato" Preludio
n. 2 per violoncello solo (1974) "Legato-staccato"
Riccardo Vaglini: Kreuzige! per violoncello
solo (prima assoluta)
Dimitri Shostakovitch:
dai 24 Preludi per pianoforte, n. 1-2-3-4-5-6 (1932-33)
Sofija Gubajdulina:
Toccata -Troncata per pianoforte (1969)
Ciaccona per
pianoforte (1962)
Sofija Gubajdulina: In
croce, per violoncello e fisarmonica (1991)
Corrado Rojac – fisarmonica; Marco Trentin – violoncello;
Letizia
Michielon – pianoforte
Opere figurative di Thomas Braida, Ivana Bukovac, Roberta Franchetto.
NOTE
BIOGRAFICHE E AI BRANI
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Corrado
Rojac ha studiato fisarmonica a Trieste con Eliana Zajec. Ha suonato per
prestigiose istituzioni musicali (Teatro Regio Torino, La Fenice Venezia,
Arena di Verona, MITO Milano, Accademia filarmonica Bologna, IUC Roma, Aspekte Salisburgo, Biennale
Zagabria, The new music week Bucarest,
Conservatorio Pechino, Harvard University Boston). Ha registrato per
varie emittenti radiofoniche e televisive (ORF, RAI, SKYclassica, Limen tv).
È fisarmonicista solista del Divertimento Ensemble di Milano; collabora con
l’ensemble Risognanze di Milano e l’ensemble FontanaMix di Bologna, e con
affermati musicisti quali il chitarrista Frédéric Zigante, il pianista Bruno
Canino e il violoncellista Relja Lukić. È stato fisarmonicista in
residence per il Laboratorio di Musica Contemporanea del M° Azio Corghi
presso l’Accademia Chigiana di Siena. Ha contribuito notevolmente allo
sviluppo della letteratura contemporanea per fisarmonica, presentando in
prima esecuzione vari brani, spesso anche propri. È diplomato anche in
composizione, pianoforte e violoncello. Ha inciso per Real Sound, Rugginenti
e Puncta. Nel
1992 scrissi Kafkiana; nel 2006 ne rivedo alcuni aspetti: nasce Kafkiana
Seconda. La scrittura della prima versione, rapsodica, viene ora costretta in
severe poliritmie. Esse contribuiscono ad un effetto ipnotico, assente nella
prima Kafkiana. L’ispirazione per il brano mi fu data dalla lettura del
racconto La metamorfosi, in cui il protagonista si trasforma in un enorme
insetto. Se nella prima versione vi è rappresentata la ribellione dell’essere
umano agli eventi, dalla seconda traspare, penso, una certa rassegnazione
dell’uomo alla propria orrenda trasformazione. |
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Riccardo
Vaglini si diploma in composizione al Conservatorio di Milano con G.
Giuliano, perfezionandosi con G. Manzoni ai Laboratori di S. Marino. Fino al
94 frequenta i Ferienkurse di Darmstadt ottenendo 2 borse di studio. Nel 95 è
composer in residence a MM&T di Milano. Dal 1993 insegna composizione,
dal 1999 a Venezia. Dal 1994 al 2003 è direttore artistico di ArsenaleMusica
di Pisa. Nel 1998 fonda, con A. Nicoli e R. Dapelo, le edizioni musicali
ArsPublica. Tiene conferenze e seminari per New York University, Toho Gakuen
School e JML di Tokyo, Conservatorio di Palermo, Museo d’Arte Moderna e
Contemporanea di Strasburgo, Ateneo Veneto, Agimus e Fondazione Guggenheim di
Venezia. Dal 2008 tiene un master in composizione per Kairòs di Camino al
Tagliamento. Nel 2009 fonda Collettivo Rituale, gruppo di studio del
repertorio Fluxus. La sua musica è pubblicata da EdiPan e ArsPublica.
L'ultima sua opera è Fate questo in memoria di me, audio-installazione
commestibile. Kreuzige!
(Crocifiggi!) è l'espressione con la quale la turba degli Ebrei chiede a gran
voce, nel Vangelo di Giovanni, che Gesù sia processato in luogo di Barabba.
Ma la melodia del mio brano, se si eccettua una zona più accidentata, scorre
invece piuttosto piana e distesa tra ritornelli, duplicazioni, andirivieni.
Quasi come a voler accerchiare la disperazione con lo spessore di un muro solido e ben fatto. (RV 2011) |
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Marco Trentin,
diplomato in violoncello presso il Conservatorio di Venezia con il massimo
dei voti e la lode sotto la guida di A. Vendramelli. Vincitore dei concorsi
Perosi di Biella, Città di Tradate, Città di Porcia e Città di Moncalieri,
svolge un'intensa attività concertistica in Italia ed all'estero. Ha collaborato con
l'orchestra Toscanini di Parma, con l'Orchestra Filarmonia Veneta di Treviso
e con l'Orchestra S. Marco di Pordenone nel ruolo di primo violoncello.
Attualmente è secondo violoncello dell'Orchestra della Fenice con la quale ha
ricoperto anche il ruolo di primo violoncello e di solista. Nel 2003 è stato
nominato preparatore della sezione violoncelli dell'Orchestra Regionale dei
Conservatori del Veneto. Nel 2007 è stato nominato Responsabile Artistico
della Filarmonica della Fenice. |
Thomas
Braida nasce a Gorizia il 30 settembre 1982 in Italia, si diploma nel 2001
all'Istituto d'Arte di Gorizia “Max Fabiani”.Nel 2010 si diploma con lode
all'Accademia di Belle Arti di Venezia; attualmente è iscritto alla
specialistica in Pittura presso l''Accademia di Belle Arti di Venezia. Le
ultime mostre a cui ha partecipato sono: Art Stays 2011,Exhibition of
european Academies of Fine Arts – Vienna, Budapest, Venice, Ljubljana;The
Gentlemen of Verona: sperimentazioni sul contemporaneo in Italia -GALLERIA
D'ARTE MODERNA - PALAZZO FORTI Verona -
curata da Andrea Bruciati; 94ma
Collettiva Giovani Artisti FONDAZIONE BEVILACQUA LA MASA 2010.Selezionato
come Borsista; Le Accademie- collaterale del padiglione Italia 54. Esposizione Internazionale d'Arte -
TESE DI SAN CRISTOFORO, VENEZIA. Vive e lavora tra Monfalcone, Venezia e Roma L'opera
è composta da più di 40 fogli, su ognuno dei quali vi è una rappresentazione
differente della croce, molto fantasiosa, grottesca e anche un po’
provocatoria. Il tutto risulta molto intenso cromaticamente, a colori forti e
saturi, in un patchwork di fogli tenuti insieme dallo scotch. Il lavoro si
pone in contrasto con il lavoro della Gubajdulina che sembra svolgersi
quasi in bianco e nero. |
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Ivana
Bukovac nasce a Krusevac, Serbia, nel 1985. Nel 2011 consegue il diploma
accademico di secondo livello in pittura con 110 e lode 2011 ( Cattedra Prof.
Carlo Di Raco). Tra le varie esposizioni si distingue la mostra personale “At Home” a cura di Saverio Simi De
Burgis e Barbara Peci, Spazio Officina, Padova, 2011 , come anche varie
esposizioni collettive tra cui: Concorso
Internazionale di Pittura “Dario Mulitsch”, Palazzo Coronini Cronberg,
Gorizia (vincitrice del primo premio della giuria), 2010. Open Studios, esposizione collettiva a
cura di Stefano Coletto e Chiara Casarin, Palazzo Carminati, Venezia, 2010;“F”, workshop a cura di Carlo Di Raco,
Magazzino 3, Magazzini del Sale, Venezia
2010; Workshow, esposizione
collettiva a cura di Stefano Coletto e Chiara Casarin, Palazzetto Tito,
Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia, 2010;Open Studios & Workshow, Complesso dei SS. Cosma e Damiano,
Giudecca, Venezia, 2010; Nudisegni,
esposizione collettiva a cura di Annalisa Tornabene, Palazzetto Tito,
Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia, 2009; Facciamo Quadrato, esposizione
collettiva di scultura a
cura di |
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Roberto Pozzobon
all’ interno del progetto Nuove figure
3, Accademia di Belle Arti, Venezia; “F”,
ciclo di workshop a cura di Carlo Di Raco all’interno del progetto Nuove Figure 3, Accademia di Belle
Arti e Magazzino 35 di Forte Marghera, Venezia, 2009. Nuovi
Orizzonti in Laguna, esposizione collettiva a cura di Ivana D’Agostino,Centro Cultural Borges,
Buenos Aires, Argentina, 2009; 92ma collettiva Giovani Artisti, Fondazione Bevilacqua La Masa, Piazza San Marco,
Venezia, 2009. |
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Crowned
Nest. L’opera da una parte richiama la forma di una corona, dall’altra fa
riferimento al nido inteso come luogo di nascita. La scelta di usare come
materiale dei capelli di persone diverse, è infine volta a suggerire come
Crowned Nest simboleggi sia la nascita di una nuova identità, derivante
dall’intreccio dei vari capelli, sia l’importanza della memoria nella
costituzione di quest’ultima sottolineata con la scelta della forma a corona.
Tale forma viene usata nelle varie circostanze, dal lutto al matrimonio, e la
sua origine ha dei fondamenti sacri in quanto simbolo cristiano della gloria,
del martirio e della fede. Nella tradizione balcanica, i capelli
rappresentava un dono che veniva posto sulla tomba del defunto, precisamente
sulla croce. Questa pratica, rispecchiava l’antica credenza popolare secondo
la quale la ciocca di capelli diventava l’habitat dell’anima. Nonostante
quest’ opera da un lato volesse suggerire una rinascita, assume tuttavia un
tono drammatico in piena sintonia con la duplice valenza che caratterizza il
brano di Riccardo Vaglini. |
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Roberta
Franchetto frequenta l’Accademia di Belle Arti a Venezia dove consegue il
diploma di I livello in pittura con lode. La relazione tra forma naturale e
spazio urbano diviene percorso di ricerca e notazione visiva. Partecipa alle
seguenti esposizioni: “Spazio disponibile”, “In Notte placida” presso Villa
Manin Centro d’Arte Contemporanea – UD, “Omaggio a Giorgio Trentin” presso
Accademia B.A. VE, “9° portfolio TRIESTE”, “Ma dici a me?” Spac FVG - UD,.
Partecipa ai seguenti stages: allestimento della mostra “Where are We Going”
presso Palazzo Grassi VE, servizio fotografico “Humus park” - Pordenone. |
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Spazio
(video-proiezione). L’immagine si rivela in forma compiuta, in simbolo. Nella
creazione musicale di S. Gubajdulina, la compositrice afferma – il simbolo
di per se è un fenomeno vivo…-.Il processo di natura viene cristallizzato
in disegno, in contenuto apparente. La muta forma, arco temporale luminoso,
riflesso di spazio statico in antitesi a spazio dinamico. La semplicità viene
guardata una volta sola, non si risolve in ripetizione, non in visita
successiva. Passano i cieli celesti di prima mattina, sul corso d’acqua
gelato, sull’immobile galassia bianca.
Lo spazio donato è un segmento della nostra emozione, congiunzioni di
limite nell’illimitato. |
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