CONCERTO del 14 novembre 2010

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COMPOSITORI

 

Angelo Benedetti

Da sinistra a destra nella foto

Alessio Mezzarobba, Giovanni Sparano,

Julian Scordato, Stefano Alessandretti

Da sinistra a destra nella foto

Fabrizio Fiore, Ivan Penov,

Alessandro Fogar

 

Angelo Benedetti

Giovanni Sparano

Stefano Alessandretti

Julian Scordato

Alessandro Fogar

Fabrizio Fiore

Ivan Penov

 

 

Angelo Benedetti studia Clarinetto presso il Conservatorio di Perugia dove si diploma nel 1989 e sempre al Conservatorio di Perugia frequenta il corso di Musica Elettronica conseguendo, sotto la guida di L. Ceccarelli il diploma nel 2001 e nel 2009 il diploma di laurea di secondo livello in Discipline Musicali ad indirizzo tecnologico. Ancor prima di terminare gli studi è assistente del M° Ceccarelli e partecipa a Ravenna Festival, Festival di Sant’Arcangelo, Biennale Teatro Musica e Danza di Venezia, Festival internacional de danza Maracaibo e Festival intern. di danza Tallin. Si dedica poi alla composizione di musica elettronica e ha al suo attivo musica per radiodrammi, musica di scena per piece teatrali, per la danza e installazioni audiovisive; suoi lavori sono stati selezionati da CEMAT e ospitati al Festival des Musiques et Crèations Electroniques di Bourges È docente di Musica Elettronica al Conservatorio di Venezia. Ha tenuto corsi sulle nuove tecnologie applicate alla musica e un laboratorio sulla relazione tra musica e le altri arti all’Accademia di belle arti di Rimini e di Perugia. È docente del modulo di Informatica Musicale per il Diploma Accademico di II livello presso l’Istituto Musicale di Rimini.e consulente esterno del Dipartimento di Informatica applicata alla musica del Laboratorio di Musica Elettronica del Conservatorio di Perugia

Permutazioni timbriche: ricerca timbrica sullo strumento e aderenza alle sollecitazioni che dal suono provengono cogliendo le virtù intrinseche del materiale sonoro e lasciando che sia questo stesso a suggerire le elaborazioni elettroniche. Un preziosismo timbrico nel trattamento dello strumento ottenuto lavorando sul colore dei suoni e assecondando le inclinazioni del materiale con elaborazione progressiva del suono strumentale senza rinunciare a una sua organizzazione strutturale. Queste sono le peculiarità del brano che proseguendo la ricerca iniziata con “Flusso sintagmatico” (per due chitarre elettrificate e live electronics) gioca sul dissidio fra due dimensioni musicali così apparentemente diverse tra loro e grazie al live electronics offre soluzioni timbriche che non sono mai fine a se stesse ma parte costitutiva della struttura formale. La macroforma, tripartita, è influenzata dalle peculiarità e dalle caratteristiche timbriche del materiale impiegato in ognuna delle tre sezione, che vengono definite e delineate dall’esecutore, con una partecipazione al processo compositivo che continua e si compie durante l’esecuzione, quindi una struttura aperta per una distribuzione spazio--temporale della materia sonora.

 

Giovanni Sparano intraprende gli studi musicali all'età di 15 anni. Attualmente frequenta il corso di Composizione e Nuove Tecnologie con Corrado Pasquotti ed Angelo Benedetti presso il Conservatorio di Venezia. È membro dell’arazzilaptopensemble (www.arazzilaptopensemble.net), coordinato da Paolo Zavagna.

Il suo brano Corps fractal per flauto e nastro, è stato selezionato per l'esecuzione al festival di musica elettronica La Terra Fertile 2010 al Conservatorio di Sassari. Sarà inoltre presente con una sonorizzazione di un video alla Biennale Musica 2010.

La forma di Pièce pour Ivry di Bruno Maderna è, in realtà, una non-forma in quanto, secondo le parole dello stesso compositore, "la successione di sequenze e strutture viene decisa dall'interprete che sarà libero costruirsi la composizione".

Traendo spunto da quest'approccio aleatorio alla scrittura, ho composto Pièce pour Bruno, omaggio al maestro veneziano. Il brano si articola in frammenti musicali disposti lungo un percorso a scelte multiple. L'esecuzione strumentale è poi rielaborata dall'elettronica dal vivo che costituisce un ulteriore livello di complessità ed aleatorietà.

 

Alessio Mezzarobba, nato nel 1982, inizia lo studio del pianoforte all' età di 11 anni. Dopo aver ottenuto la maturità linguistica, nel 2006 si laurea a pieni voti in musicologia presso l' Università di Udine, sotto la guida di Angelo Orcalli. Approfondisce lo studio della musica antica e canto gregoriano con il maestro Nino Albarosa e, dal 2003, studia privatamente composizione a Gorizia con il maestro Hilarj Laurencic. Dal 2006 studia composizione e musica elettronica prima al Conservatorio di Milano, con J. Torres Maldonado, R. Sinigaglia e G. Giuliano, e in seguito frequenta il corso di musica elettronica presso il Conservatorio di Venezia con A. Vidolin e A. Benedetti.

In un passato inesistente, la fredda precisione delle macchine dà vita ad un nuovo essere vivente, l'essere umano. Volti su due dimensioni racconta la nascita e la schiavitù dell' umano nel mondo delle macchine, una possibile rappresentazione delle conseguenze del tramonto del divino e dell'immateriale nella coscienza dell'uomo. Il lavoro musicale vuole essere un omaggio a Bruno Maderna, rielaborando il materiale sonoro della sua Musica su due dimensioni (per flauto ed elettronica, 1952) e ritrovando nella dicotomia messa in luce dal Maestro, tra la dimensione strumentale del flauto e quella acusmatica dell'elettronica, uno specchio del contrastante ma necessario rapporto tra le due entità protagoniste di Volti su due dimensioni, l'Uomo e la Macchina.

 

Musicista informatico e compositore, Stefano Alessandretti nasce ad Assisi nel 1980 e a 13 anni inizia gli studi musicali. Studia batteria, percussioni ed in seguito musica elettronica. Ha frequentato la Saint Louis School of Jazz di Roma, si diploma con lode in Musica e Nuove Tecnologie al Conservatorio di Firenze ed attualmente è allievo di A. Benedetti in Regia del Suono e Live Electronics al Conservatorio di Venezia. Segue seminari di composizione elettroacustica tenuti da K.M.Koenig, A. Di Scipio. Ha partecipato al Masterclass di programmazione Real time performance & interactive systems organizzato dal CRM e tenuto da D. Zicarelli, M. Giordano, C. Laurenzi, W. Cianciusi. Nel 2009 partecipa al Masterclass di composizione ‘De Musica’ tenuto da S. Sciarrino al Conservatorio di Roma. Sue composizioni sono state eseguite nel 2007 a Firenze (Estate Fiorentina), nel 2008 a Pisa (Luglio Pisano) e Udine (Frammentazioni), nel 2009 a Venezia (World Venice Forum, Serata futurista), nel 2010 a Benevento ('Premio Nazionale delle Arti) e a Sassari (La Terra Fertile). Dal 2008 collabora con l’Archivio Nono nell’opera di conservazione dei materiali sonori del compositore veneziano. È membro dell'Arazzi Laptop Ensemble fondato nel 2009 presso la Fondazione Cini di Venezia.

Elegia della traversata (omaggio a Bruno Maderna) è caratterizzata da una scrittura contrappuntistica e polistrumentale, in cui una varietà di gesti si intersecano nella costituzione di un tessuto sonoro intricato ed instabile. Il trattamento elettronico contribuisce attivamente al processo compositivo attraverso continue trasformazioni timbriche dello strumento le quali, tramite un procedimento di alea controllata, mutano l'intento gestuale del violinista che nell'atto di eseguire le "traversa".

 

Julian Scordato ha iniziato gli studi musicali con Mario Scaramucci e Gianni Della Libera e, presso il Conservatorio di Venezia, ha studiato composizione con Corrado Pasquotti e musica elettronica con Alvise Vidolin. Suoi lavori strumentali ed elettroacustici sono stati eseguiti in occasione di festivals e rassegne tra cui Biennale di Venezia, RomaEuropa Festival, Festival 5 Giornate (Milano), Fondazione Cini (Venezia), Electronic Arts and Music Festival (Miami) e sono stati selezionati in concorsi internazionali. In qualità di compositore, interprete di live electronics, regista del suono partecipa a eventi quali XVII Colloquio di Informatica Musicale (2008) patrocinato da Associazione di Informatica Musicale Italiana, World Venice Forum (2009) organizzato da International Academy of Environmental Sciences, Convegno La Terra Fertile (2010) promosso da Federazione CEMAT, Beyond Entropy (2010) organizzato da Architectural Association di Londra. Compone musiche per il video, per il teatro e per installazioni. Nel 2008 e 2009 è stato curatore musicale della Rassegna dell'Arte e del Teatro indipendente di Pordenone. E' membro di Arazzi Laptop Ensemble, gruppo di esecutori-compositori di musica elettroacustica. Recentemente la sua composizione Interlinea è stata inclusa in un'antologia dedicata ad Alvise Vidolin edita da Ars Publica.

Studio per un’orbita omaggio a Bruno Maderna consiste nella dislocazione nello spazio di ascolto di un materiale sonoro, che descrive un'orbita attorno ad un centro rappresentato dalla figura del violinista: colui che genera lo stato antecedente di tale materiale e ne determina la forma. L'indeterminazione sul piano compositivo del materiale conseguente, modellato in maniera estemporanea dai diversi esecutori elettronici, coinvolge l'aspetto dinamico-timbrico, mentre la relazione con lo spettro di ampiezza del segnale prodotto dallo strumento garantisce una stretta corrispondenza tra gesto violinistico e risultato elettronico. Anche i parametri significativi alla base dell'intero processo di scrittura scaturiscono da un unico gesto, disponendosi in partitura come perni attorno a cui si dispongono altri elementi, con un grado maggiore di libertà.

 

Alessandro Fogar opera nel campo della musica elettronica e delle arti multimediali, con uno spiccato interesse verso i suoni naturali, i paesaggi sonori, la spazializzazione ed i sistemi interattivi. Ha esplorato vari approcci per la generazione, registrazione e produzione del suono, le composizioni che ne risultano sono spesso studi sulla trasformazione, mutazione di suoni esistenti. Allo studio della musica elettronica Fogar ha affiancato studi di composizione, tecniche interattive e numerosi workshop sulla manipolazione elettronica del suono (Barry Truax, Albert Mayr, Akio Suzuki, Sergi Jordà, Jeremy Bernstein, Ircam ed altri). Le tecniche utilizzate variano dalla costruzione di strumenti musicali virtuali all'assemblaggio e manipolazione di field recordings. Ricordiamo tra le sue numerose performance ed installazioni: Isole, Fele - San Rocco - Grado (GO), Sky Waves – Villa Olmo - Como, Prakriti e Songlines - Stazione Topolò - Grimacco (Ud), The stars circle - Avostanis - Villacaccia di Lestizza (Ud), Soundframes - Extramoenia - Monfalcone (Go) e Istituto d'arte Nordio - Trieste, Surface Study #1 - Sand - ExMà - Cagliari, Live!iXem.05 - Mestre (Ve) e Kuenstlerhaus - Klagenfurt (A), Specchio d'acqua 3 - Trieste, Divisioni del corpo - Trieste e Mestre (Ve). Suoi lavori sono stati pubblicati su diverse etichette italiane e straniere (Frog Peak records, S'Agita, AUA, Ants, AFE records, iXem) e trasmessi da radio in tutto il mondo. Ha composto e realizzato la colonna sonora del film Voda/Water di Simon Oblescak e del DVD “Il Duomo di Udine. Secoli XIII-XV. L’arca del Beato Bertrando di Saint Geniès e l’arca del Beato Odorico da Pordenone”. Primo premio nella sezione musica ed arti visive - "La musica contaminata", Como, dicembre '95 per Sky Waves, interactive multimedia installation, giuria presieduta da Daniele Lombardi, rappresenta nel giugno 2000 l'Italia nel "Laboratorio internazionale per l'intermediazione tra le arti - Progetto Delak", Gorizia. Finalista e speciale menzione nell’ambito di Live!iXem 2004, si esibisce, come vincitore del concorso, nell’ambito di Live!iXem 2005, Centro Candiani, Mestre (Ve).

Boreas si ispira, dal punto di vista musicale, principalmente ad alcune soluzioni tra le prime utilizzate da Bruno Maderna (Continuo, Notturno) e nasce come omaggio alla Serenata per un satellite. Il performer con i suoi movimenti attiva lontane sonorità, riverberi: il suono del mare senza onde, il mondo come un ricordo lontano, il vento che sferza la superficie del mare e la incrosta leggermente, dando vita ad un'infinità di piccole onde che si intersecano, interferiscono tra loro, i raggi del sole che, riflettendosi sulla superficie del mare, creano un'infinità di riflessioni. Boreas, sarà rappresentato sotto forma di performance in tempo reale, con un esecutore che controlla ed influenza, tramite una tavoletta grafica e un controller midi, processi compositivi interattivi ed autoreferenziali, facenti uso di tecniche varie (granularizzazione, trasposizione, filtraggio, etc.) su frammenti di materiale sonoro concreto analizzato in tempo reale.

 

Fabrizio Fiore ha frequentato Musicologia presso il DAMS di Gorizia per poi seguire il corso di Musica e Nuove Tecnologie al Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste. Dopo studi di chitarra classica ed elettrica si è esibito con varie band nel ruolo di chitarrista e poi di bassista. Dal 2006 la produzione musicale si è spostata in campo elettroacustico con opere per nastro, musica elettronica mista, live electronics, musica per il video ed installazioni sonore per mostre d'arte. A maggio 2009 ha sonorizzato l'ambiente interno dell'Ursus di Trieste durante la mostra di quadri “in arte...Ursus”. Nel settembre di quest'anno sarà impegnato come esecutore e performer di due concerti nati dall'idea di M. Tosolini e A. Della Marina dal titolo A Vista!. Ha partecipato a diversi masterclass e seminari di musica elettronica e composizione con A. Di Scipio, D. Rocchesso, R. Bishof e A. Solbiati.

Nella ruota idraulica di Lorenz il senso di rotazione è dato dalla prevalenza del liquido versato dall'alto nei recipienti di destra o di sinistra; essendo questi provvisti di fori sul fondo cedono peso, determinando una variazione caotica del moto della ruota stessa. I musicisti interpretano gli stadi di quiete e moto improvvisando delle variazioni su un tema con un canovaccio. Immersi nei loro suoni elaborati in tempo reale, si viene a creare in questo modo una correlazione tra flusso caotico della ruota e delle dinamiche dialettiche strumentali; l'alea meccanica influenza il gesto e crea nel tempo un nuovo piano di caoticità che si distingue dal primo.

 

Ivan Penov nato a Skopje (Macedonia), ha iniziato gli studi di violoncello a 10 anni nella sua città. Si è iscritto al liceo musicale dove ha studiato pianoforte, armonia e contrappunto. Dopo il primo anno nell'Academia di Musica a Skopje, si è iscritto al Conservatorio di Trieste nella classe di Musica e Nuove Tecnologie. Durante gli studi ha frequentato seminari e masterclass di J. Dashow, A. Di Scipio, M. Edwards, S. Jordà, A. Richard e Experimentalstudio für Akustische Kunst. Ha eseguito composizioni elettroacustiche di L. Nono, K. Stockhausen e B. Truax. Nel 2008, la sua composizione Tentativi è stata selezionata al 35th Bourges International Competition of Electroacoustic Music and Sound Art ed eseguita al Synthése Festival 2009. Nel 2009 viene selezionato al Concorso Internazione di Miniature Elettroacustiche in Spagna. Dal 2008 frequenta il Biennio Specialistico Audio-visivo di Paolo Pachini e collabora in lavori audio-visivi.

Colpi senza identità, echi senza direzione. Questa composizione è basata sullo scambio funzionale delle proprietà di un oggetto microstrutturale. Masse solide emergono da resti e tracce dando forme concrete a gesti astratti.

 

 

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