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domenica 14 aprile 2019

Palazzo Albrizzi, ore 17.30

 

Musica Assoluta e Nuova Classicità

 

Sara Cianciullo, pianoforte

 

Musiche di L. v. Beethoven, F. Busoni, F. Mendelssohn,

 


PROGRAMMA

 

Ludwig van Beethoven (1770-1827)

15 Variazioni e Fuga op. 35

sul tema dell’“Eroica”

 

Ferruccio Busoni (1866-1924)

Sonatina brevis “In signo Joannis Sebastiani Magni”

 

Felix Mendelssohn (1809-1847)

Variations sérieuses op. 54

 

Sara Cianciullo, pianoforte


Il pensiero di Adorno (1903 – 1969) è il luogo per eccellenza in cui musica e filosofia suggellano la loro unione. La riflessione adorniana ha permeato e inesorabilmente influenzato il pensiero contemporaneo circa il ruolo della Musica, rivendicando l’autonomia dell’arte come più alta manifestazione dello spirito umano. Immediato e inevitabile è il collegamento tra Adorno e la musica di L. van Beethoven alla cui interpretazione il filosofo ha dedicato l’intera vita intellettuale. Nella musica di Beethoven si esplicano e si manifestano gli elementi caratterizzanti delle filosofia hegeliana, nella struttura compositiva delle sue opere Adorno individua il procedimento dialettico che ne fa la vera e propria “trasposizione” dell’idealismo assoluto hegeliano in musica. Nella lettura adorniana La musica di Beethoven è assoluta poiché trascende i confini nazionali della Germania per rivolgersi all’umanità.

Il programma proposto si apre dunque con un’opera di grande rilievo nella produzione beethoveniana, le Quindici Variazioni e Fuga op. 35. È questa una raccolta che appartiene al periodo della maturità espressiva del compositore, che lascia presagire la grandezza dei capolavori degli ultimi anni quali le ultime sonate o le Variazioni op. 120 su un tema di Diabelli, e nella quale è possibile rintracciale gli elementi che sono nella lettura adorniana la manifestazione del viaggio dello Spirito hegeliano.

Variations Serieuses op. 54 di F. Mendelssohn costituisce storicamente un vero e proprio omaggio al Maestro di Bonn. In questa opera sono ben visibili le tessiture beethoveniane della Variazione, su un modello di Corale bachiano a quattro voci, rivisitate e rielaborate con la tecnica compositiva romantica.

Se nella riflessione estetica del ‘900 la personalità di Adorno è stata determinante per una lettura della produzione musicale che concepisse il “cammino della musica nella storia” orientato da Beethoven a Schoenberg, sarà interessante operare un confronto con l’estetica della Nuova Classicità (F. Busoni, 1920) - qui rappresentata dalla Sonatina brevis di F. Busoni -  il cui sguardo è orientato alla purezza dello stile compositivo bachiano e alla valorizzazione della polifonia, della melodia e del contrappunto. Sarà forse possibile rintracciare in due punti di vista estetici tra loro apparentemente distanti, un comune denominatore: il tentativo di dare risposta alla domanda circa l’essenza della musica.

 

Sara Cianciullo, nata a Salerno, compie gli studi musicali con Paolo Francese. Consegue il Diploma Accademico di II Livello in esecuzione ed interpretazione pianistica con il massimo dei voti e Lode, nella classe di Carlo Alessandro Lapegna, presso il conservatorio Cimarosa di Avellino. Fin da giovanissima partecipa a numerose competizioni pianistiche classificandosi sempre tra i premiati ed arricchisce la sua formazione artistica e culturale con studi di metodologia “OrffSchulwerk” e corsi di alto perfezionamento con Agathe Leimoni, Andrea Turini, Nico Benadie, Eugene Skovorodnikov, Yuri Bogdanov, Borislava Taneva, Lilia Boyadjieva, Roberto Cappello. La carriera concertistica inizia in giovane età con esibizioni in Italia e all’estero: Villa Palagione, Volterra (PI), a Salerno per il Festival Pianistico Internazionale PianoSolo (“PianoSolo Giovani Promesse”), Stagione concertistica dell’Associazione “Il Fitto” di Cecina (LI). Vincitrice della borsa di studio “Fondazione Centro Studi Giambattista Vico”, si esibisce nella rassegna “Note di viaggio” presso il Museo del Gran Tour, Paestum. Si esibisce regolarmente in Toscana nell’ambito del Querceto International Piano Festival & Mastercalsses presso la sala Il Granaio, (Querceto), il Teatro della Miniera (Montecatini Val di Cecina), la Sala concerti del Borgo di Casaglia, la “Tenuta Ornellaia” di Bolgheri, la Tenuta Montebelli (Grosseto).

Invitata come giovane rappresentante della Scuola Pianistica Napoletana all’XI Animi Music Festival di Varsavia, (Fundacja Cultura Animi in collaborazione con l’Accademia Chopin di Varsavia), tiene concerti presso Palace Wilanow (Varsavia) e presso l’Istituto Italiano di Cultura della Capitale polacca. Ha suonato da solista con l’Orchestra “Città di Arezzo” diretta da Pietro Billi in San Giovanni Valdarno (AR) e con la “Sinfonietta” Orchestra of Athens diretta da George Aravidis presso il “Syggros’ Open Amphitheatre” di Poros (Grecia). Recenti esibizioni la vedono protagonista presso la stagione concertistica del Teatro “La Rondinella” di Montefano (MC), in lezioni concerto presso i Licei Musicali di Salerno, l’Ordine dei Giornalisti presso il Circolo della Stampa di Avellino (Associazione I. Stravinsky), il “Syggros’ Open Amphitheatre” e la “Hall Nefeli” di Poros (Grecia), Palazzo Lantieri (Gorizia). È attualmente membro dell’Associazione Musicale “PianoSolo” ed organizzatrice del Festival Pianistico Internazionale PianoSolo, (Salone dei Marmi del Palazzo di Città, Salerno) giunto alla XI edizione nel novembre 2017. Dal 2006 cura la redazione dei programmi e delle “guide all’ascolto” per il “Querceto International Piano Festival and Masterclasses” e dal 2015, sempre nell’ambito del festival pianistico e delle masterclasses, cura la preparazione della classe di pianoforte per giovani allievi fino ai 14 anni di età. Ha conseguito cum Laude la Laurea Magistrale in Filosofia presso l’Università degli studi di Salerno (Borsista A.A. 2016/2017 per Ricerca Tesi alla “Eberhard Karls Universität” di Tübingen, Germania, presso il “Philologisches Seminar”). E’ attualmente Dottoranda in Studi Umanistici (PhD), con borsa di studio, presso l’Università degli Studi di Bergamo.

 

 

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