TORNA ALLA LISTA EVENTI

 

martedì 2 aprile 2019

Ateneo Veneto, Sala Tommaseo, ore 17.00

ACCADEMIA DI MUSICA E FILOSOFIA

 

Teatro filosofico - I filosofi e l’amore

Eros è filosofo: Socrate ed Eros

nel Simposio di Platone

 

Camilla Grandi e prof. Luigi Vero Tarca

Lettori: Fabio Strazzer, Gianluca Da Lio


 

Elena Bernaus, Fong Fong Cheong,

Andrea Vecchiato, flauti

Musiche di C.P.E.Bach, M. Deiana e S. Karg-Elert

 

Francesco Depentor, artista figurativo

 

 

 

 

 

 


Attraverso la lettura dei celebri passi del mito della nascita di Eros, narrato a Socrate dalla sacerdotessa Diotima, e del monologo di Alcibiade tratti dal Simposio platonico, si cercherà di mostrare come Platone intenda la filosofia come un’esperienza erotica, che scaturisce dal desiderio di ciò di cui si è privi: il bello e la sapienza. Il racconto di Alcibiade tende a creare una sovrapposizione tra Eros e Socrate, elevando quest’ultimo a incarnazione della filosofia. Nelle mani di Socrate l’amore diventa punto di partenza e strumento di un’azione educativa che trasforma l’amato in amante, portandolo a riconoscere i propri limiti e a desiderare di curarsi di se stesso, in un processo non privo di sofferenza e ostacoli, come ci rammentano i destini di Socrate e Alcibiade.

 

 

PROGRAMMA

Carl Philipp Emanuel Bach (1714-1788)

Sonata in la min. per flauto solo

 

Michele Deiana (1992)

Sidus

 

Sigfrid Karg-Elert (1877-1933)

Sonata “Appassionata” in fa diesis mini. op. 140

 

Elena Bernaus, Fong Fong Cheong,

Andrea Vecchiato, flauti

 


Luigi Vero Tarca, già Professore Ordinario di Filosofia Teoretica all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Presso la stessa università è stato anche direttore del Centro Studi sui Diritti Umani, nonché fondatore del Seminario Aperto di Pratiche Filosofiche. Il suo pensiero, che unisce rigore teoretico e pratica filosofica, si fonda sul concetto di pura differenza, distinta dalla semplice negazione.

 

Camilla Grandi, (Venezia 1993) ha conseguito la Laurea Magistrale con lode in Scienze Filosofiche all’Università Ca’ Foscari di Venezia nel 2018, occupandosi principalmente di Platone e del dialogo socratico. Appassionata di teatro, si è diplomata alla scuola del Teatro a l’Avogaria e collabora con diverse compagnie.

 

Gianluca Da Lio, teatrante e formatore culturale, si è laureato con lode in Antropologia Culturale presso l’Università Ca’Foscari Venezia, specializzandosi nello studio delle tradizioni popolari. Coordina progetti educativo - teatrali, organizza attività didattiche di antropologia per bambini e laboratori demologici su mito, favole e fiabe.

 

Fabio Strazzer nasce a Venezia nel 1989. Laureato in Filologia e letteratura italiana a Ca’ Foscari, studia Recitazione e pratica scenica alla Scuola “Giovanni Poli” del Teatro a l’Avogaria di Venezia, diplomandosi nel 2014. Docente di lettere nelle scuole secondarie, alterna l’insegnamento con la recitazione e la musica.

 

Michele Deiana è nato a Cagliari, studia chitarra, armonia e composizione presso il Conservatorio della sua città e nel 2018 si diploma col massimo dei voti in Composizione e nuove tecnologie presso il Conservatorio di Musica di Venezia sotto la guida di Corrado Pasquotti. I suoi lavori sono stati eseguiti all’interno di festival e istituzioni come La Biennale di Venezia, EXPO Venice, A. gi. Mus., Pinault Foundation.

Sidus - Dalla parola Sidus nacque la parola desiderio: la proposizione de- anticipa dunque il termine sidus generando il nuovo significato di mancanza di stelle. La pulsazione costante e variabile di Sidus rappresenta dunque quel tentativo eterno ed erotico di raggiungere, scoprire ed amare.

 

S. Karg-Elert è stato un compositore, teorico musicale, didatta e organista tedesco. La Sonata Appassionata, scritta nel 1917, è la prima composizione per flauto senza accompagnamento pubblicata in Germania all'inizio del XX secolo. Questo pezzo è in un solo movimento, secondo lo schema della forma sonata. Lo stile è tra il tardo romanticismo e la musica atonale del ventesimo secolo, denso di cromatismi. Composta durante la prima guerra mondiale, questa Sonata è ispirata a sensazioni tragiche causate dal terribile conflitto e a una storia d’amore purtroppo infelice, ed è ricca di mutevoli stati d’animo: travolgente e forte, o dolce e sognante. L'alternanza delle diverse tecniche esecutive e delle emozioni timbriche è molto coinvolgente. Il flauto viene qui utilizzato per esprimere sia il suo lato melodico con suggestioni polifoniche, che quello virtuosistico carico di tensione drammatica.

 

Elena Bernaus, flautista e pianista veneziana, si è esibita in numerosi concerti anche con entrambi gli strumenti. Fa parte del Laboratorio Orchestra Venezi, dell’orchestra del liceo musicale Marco Polo e dell’Ensemble in Continuum con cui ha tenuto importanti concerti al Centro Candiani, all’Ateneo Veneto e a Palazzo Giustinian per il Carnevale dei  ragazzi Biennale 2017. Nel 2018 ha partecipato a concorsi sia con il pianoforte  che con il flauto, vincendo con quest’ultimo il primo premio al concorso  “Scuole in musica” di Verona. Studia pianoforte con Michele Liuzzi ed il Flauto con Giuliana Cravin.

 

Andrea Vecchiato si è diplomato nel 2015 sotto la guida del M° Monica Finco con il massimo dei voti. Ha suonato come solista con l'orchestra del Teatro la Fenice e ha inaugurato la stagione della Fondazione Vedova. Ha partecipato alla prima esecuzione mondiale di alcune opere di G. Mancuso, L. Mosca e M. Baratello e ha collaborato con "Biennale College”. Frequenta attualmente il corso di spécialisation con il M° M. Caroli nel Conservatorio di Strasburgo

 

Fong Fong Cheong, di Macao, frequenta il Biennio con F. Lotti al B. Marcello. Ha cominciato lo studio del flauto a 12 anni, proseguendo con S. Weng al Conservatorio di Macao. Ha partecipato a varie attività musicali e concorsi, ha vinto il primo premio in Musica da Camera e Flauto Solo al concorso Macao Giovani Musicisti. Inoltre ha suonato in varie formazioni a Macao, e ha collaborato con vari ensemble e partecipato a diversi concerti e festival fra cui  Shanghai Expo, Chiayi City. Sue performances a Macao, Hong Kong, Shenzhen, Shanghai, Taiwan, Singapore, Thailandia e Corea del Sud.

 

Francesco Depentor (Venezia, 1995) è un artista autodidatta dotato di una particolare condizione neurologica chiamata sinestesia che gli permette di associare musica e colore. L’artista unisce anche movimento ed emozioni, riuscendo a rappresentare così vere e proprie trascrizioni della musica. Le sue opere sono definite introspettive ed uniche, poiché riescono a suscitare emozioni anche contrastanti allo spettatore, che si abbandona ed immedesima totalmente, diventando un tutt’uno con l’opera.

Melancholy è un’opera introspettiva che rappresenta la malinconia legata alla sensibilità. È proprio quest’ultima a permetterci di vedere le cose in modo diverso dagli altri, più profondo, empatico, portandoci alla solitudine. L’impossibilità di condivisione crea un vuoto così profondo da arrivare all’anima.

 

TORNA ALLA LISTA EVENTI