TORNA AL PROGRAMMA 2016

Venezia, Chiesa di San Trovaso

venerdì 26 gennaio 2016, ore 20.00

 

 

Conferenza-Incontro

Apocalisse, contro la logica del mondo

 

Concerto

Le sette trombe dell'Apocalisse

Omaggio a Davide Liani

 

 

Relatore: Stefano Bindi

Musiche di L. Antoni, D. Liani, T. Reiner,

R. Vaglini, F. Zorzini

 

 

PROGRAMMA

 

Francesco Zorzini (1980): Magnificat

per quartetto di soprani, arpa e vibrafono, 2015

 

Luisa Antoni (1966): L’Alfa e l’Omega

per quartetto di soprani e quartetto di ottoni, 2015

 

Thomas Reiner (1959): In Flanders field

per baritono, coro e pianoforte, 2014

 

Riccardo Vaglini (1965): Noli timere

per quartetto di soprani, coro e percussioni, 2015, prima assoluta

 

Davide Liani (1921-2005): Le sette trombe dell’Apocalisse

Sacra rappresentazione per quartetto di soprani, coro, arpa, organo portativo, quartetto di ottoni, tre percussioni e voce recitante, 198?

 

 

 

 

 

Giorgio De Fornasari, baritono; Francesca Scaini, soprano; Stefania Cerutti, soprano; Federica Frasson, soprano; Valeria Frasson, soprano

Corale Caminese

Fabio Pellegrino, tromba; Lorenzo Merluzzi, tromba; Giovanni Ziraldo, trombone; Francesco Cossettini, trombone

Alessandro Piputto, timpani; Debora Colussi, percussioni; Gabriele Turrini, percussioni

Valeria Zane, arpa

Riccardo Vaglini, pianoforte

Alessandro Espen, organo portativo

Federico Scridel, voce recitante

Francesco Zorzini, direttore

 

 

”Apocalisse” significa “rivelazione”, “svelamento”. Il libro che chiude il Secondo Testamento, dunque l’intero corpo biblico, compie definitivamente il quanto di Dio intende disvelarsi all’uomo, prima del compimento dei tempi. È questo un libro dedicato alla storia, al tempo della storia e non al tempo oltre la storia: chi cercasse in quelle pagine indicazioni o certezze in merito alla fine, la fine del mondo, del cosmo, resterebbe deluso, si voterebbe all’incomprensione del senso del libro, alla deformazione – è accaduto più volte nel corso dei secoli – del contenuto di pagine difficili sì, ma mai lontane o avulse dalla concretezza del dato temporale, del vissuto umano, dello svolgersi delle cose. La storia, vale ribadirlo, è la protagonista dell’Apocalisse. Lo svolgersi degli eventi, sul cui significato s’interrogano i primi cristiani, è uno svolgersi carico di senso – ma di un senso che non può darsi che per immagini e per simboli, pena la riduzione della storia a un mero susseguirsi di fatti privi di direzione, a un labirinto di vicende inclassificabili se guardate solo da dentro – che merita una visione dall’alto, un punto di vista eterno ma radicato nel tempo. Quel divino incarnato che sottrae la storia alle logiche della pre-potenza umana e la inscrive nel mistero irriducibile della domanda.

Stefano Bindi, 2015

 

 

 

 

 

 

Concerto: Le sette trombe dell’Apocalisse

Davide Liani, compositore caminese scomparso dieci anni fa, scrisse la sacra rappresentazione dal titolo Le sette trombe dell’Apocalisse nei primi anni ‘80. Come spesso accade nella musica di Liani, anche in questa composizione il coro ha un ruolo di assoluto rilievo. Ai quattro soprani solisti sono affidate le visioni mentre la parte strumentale si avvale invece di un quartetto di ottoni, un organo portativo, un’arpa e un nutrito set di percussioni. Mai come in questa composizione il mondo sonoro di Liani è compatto e granitico: il richiamo al mondo medievale e al canto gregoriano diventa l’occasione di continue variazioni del tessuto musicale, sempre in perfetta aderenza con il testo biblico raccontato.

Nel suo Magnificat Francesco Zorzini rende omaggio al mondo sonoro di Davide Liani con un brano dal carattere arcaico ed estatico che mette in musica le prime quattro parole della preghiera mariana.

Noli timere di Riccardo Vaglini è un breve frammento contrappuntistico il cui testo è tratto da Apocalisse 1, 17 - 18, mentre il brano dell’australiano Thomas Reiner elabora per coro e baritono solista, accompagnati dal pianoforte, la canzone In Flander Fields di John McCrae, scritta durante la prima guerra mondiale. Il concerto prevede poi l’esecuzione del brano L’Alfa e l’Omega di Luisa Antoni, scritto durante il master di Composizione 2015 tenuto da Riccardo Vaglini e ispirato a una specifica interpretazione di un frammento dell’Apocalisse 

Carlo Zorzini, 2015

 

 

 

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