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13 settembre 2014

Sala Concerti del Conservatorio B. Marcello di Venezia

 

 

"COMPOSITION"

SON ENSEMBLE

 

PROGRAMMA

 

Gianluca Geremia: Su De Stijl

per flauto, clarinetto, violino e pianoforte, 2014, 1a assoluta

 

Filippo Bresolin: Compositje

per violino e pianoforte, 2014, 1a assoluta

 

Ispirato all'opera di Mondrian, Compositie prevede una costruzione rigorosa, con sezioni chiaramente definite e utilizzo di un numero minimo di suoni e intervalli. La debolezza dinamica iniziale, con il dispiegamento progressivo di un alone sonoro che nasce dal silenzio, conduce, con uno scarto fra zone timbriche, all’episodio centrale di contrasto, rapido e cristallino. Il repentino solidificarsi del flusso sonoro in una serie di marcati unisoni pianistici avvia alla conclusione. Il brano richiede un gesto il più oggettivo possibile, slegato dalla percezione del tocco o dell'atto che ne fanno un'opera soggettiva, particolare e, come scrive Mondrian, "oscurano la realtà pura", ovvero l'interiorità che riconduce all’essenza immutabile delle cose.

 

Riccardo Franceschini: Expression

per clarinetto ed elettronica, 2014, 1a assoluta

 

Expression presenta il suono del clarinetto sotto tre punti di vista esposti progressivamente. Il nastro quadrifonico, l’esecuzione della partitura e il live electronics. La linea che collega queste tre prospettive è la ricerca di un’espressività composta da pochissimi elementi definiti da un limitato numero di note, un limitato numero di dinamiche e un forte filtraggio delle frequenze che mano a mano si riducono sempre di più fino a rimanere radi elementi in grandi spazi vuoti.

 

Jozef Pjetri: A Mondrian

per flauto, clarinetto e chitarra, 2014, 1a assoluta

 

Stefano Alessandretti: Due pezzi laconici

per chitarra, 2011

 

I due pezzi laconici nascono dalla ricerca di una scrittura concisa, succinta, un linguaggio concentrato sullo sviluppo di un materiale musicale così povero, da prescindere la sua intenzionalità, se non il suo stesso significato. Il processo compositivo è così concentrato sull'interazione del materiale con se stesso, tramite tecniche combinatorie/permutative e attraverso l'interferenza creata dalle 2 mani che, agendo indipendentemente una sopra l'altra, generano quel certo grado di aleatorietà tipico dell'arte informale.

 

Simone Sacchi: Analytische Meetkunde

per nastro quadrifonico, 2014, 1a assoluta

 

Analytische Meetkunde: data signification di Broadway Boogie Woogie (1942), l'ultimo quadro di Mondrian. Le linee e i quadrati di colore sono un'ideale partitura per un paesaggio a tratti sintetico e a tratti reale della New York degli anni 40.

 

 

 

 

Alvise Zambon: Warum so allein?

per violino, 2014, 1a assoluta

 

Il brano è la rifrazione della materia musicale nella forma. È il tentativo di tradurre la complessità dell'idea, del pensiero, della chimica sinoptica, scomponendola in elementi fratti e in oggetti sonori puri per aiutarne l'intellegibilità analitica e costringere l'ascoltatore allo sforzo di ricomporre la forma da sé. Come la grana della fotografia analogica. Come il pixel o il puntilismo. Come la romantica razionalità delle tele di Mondrian, dove il reale viene scomposto in elementi semplici e apparentemente banali in un divenire sempre diverso, caotico come la rigidità del mondo che ci circonda.

 

Giovanni Sparano: Helios

per ensemble, 2013

“Helios” «Ich sage euch: man muss noch Chaos in sich haben, um einen tanzenden Stern gebären zu können. Ich sage euch: ihr habt noch Chaos in euch.» (Nietzsche, Zarathustra). Il brano imita liberamente il modello standard della formazione stellare. All’interno di una rigida formalizzazione degli eventi musicali sono presenti gesti pseudo-casuali che, in continua mutazione, si spingono verso gradi di entropia e disgregazione sempre maggiore. Tutta la strutturazione armonica è frutto caotico di un pensiero orizzontale regolato da semplici e basilari microserie intervallari, elementi cellulari che, interagendo tra loro, danno vita all’intero pezzo.

 

 

* * *

 

SON ENSEMBLE: Caterina Stocchi, flauto; Gabriele Soppelsa, clarinetto; Francesco Gaggiato, violino; Leonardo De Marchi, Chitarra; Costanza Pasquotti, pianoforte. Alvise Zambon, direttore.

Il SON Ensemble nasce nel 2011 dall'incontro tra strumentisti, musicisti informatici e compositori, con l'intento di proporre un repertorio musicale che spazi dai primi anni del 900 alla contemporaneità. Nei concerti del SON si alternano brani strumentali, esecuzioni con live-electronics, performance di live-sampling e interazione con dispositivi per il motion capture e la spazializzazione del suono. Tra i festival e le manifestazioni a cui l'ensemble partecipa vi sono, tra gli altri: Infart, Autunno Caldo a Nord-Est, Rose e Rosignoli, Discantus, Supernova e la Biennale Musica di Venezia. Primo classificato al Concorso Internazionale Città di Treviso per la sezione Musica contemporanea da camera, il SON è inoltre ensemble in residence dei corsi musicali Ischia Musica.

 

Stefano Alessandretti - Compositore ed esecutore informatico, diplomato con lode in Composizione e in Regia del suono & Live Electronics a Venezia (C. Pasquotti, A. Vidolin) e in Musica Elettronica a Firenze (M. Ligabue). Partecipa a seminari con: Collins, Koenig, Di Scipio, Giri, Cipriani, Moss, Wishart, Zicarelli, Maresz, Lanza. Nel 2009 Sciarrino lo seleziona per il workshop “De Musica, ovvero la Fabbrica della Creatività”  organizzato da Nuova Consonanza. Nel 2011 è tra i 12 selezionati per il workshop IRCAM e nel 2012 tra gli 8 del workshop IanniX (55ª e 56ª Biennale di Venezia). Con le sue opere è presente in festival internazionali come Frammentazioni, World Venice Forum, Biennale Venezia, EMU Fest, La Terra Fertile, Unerhörte Musik, Sound-Music Computing, Maratona per Bruno, Stagione Sinfonica del Gran Teatro La Fenice. I suoi lavori sono eseguiti, tra gli altri, da Ex Novo Ensemble, P.R.I.M.E. Recorder Ensemble, Plurimo ensemble, Orchestra Filarmonica del Gran Teatro La Fenice e Arazzi Laptop ensemble. È pubblicato da La Fenice e ArsPublica.

 

Filippo Bresolin si è diplomato in pianoforte a Vicenza con F. Scafati e laureato in Lettere antiche a Ca’Foscari con lode. Attualmente frequenta il Triennio di Composizione a Venezia con R. Vaglini. Sue composizioni sono state eseguite al festival Autunno Caldo a Nord Est (Venezia) e Camino Contro Corrente (2013), nei quali ha anche partecipato come performer nel Collettivo Rituale. Ha recentemente vinto il primo premio di composizione “Galleria d’arte moderna” di Milano

 

Riccardo Franceschini si è laureato in Arti Visive e dello Spettacolo a Venezia con C. Longhi con una tesi sulla musica applicata allo spettacolo teatrale. È iscritto al corso di composizione e nuove tecnologie al Conservatorio di Venezia con C. Pasquotti.

 

J.F.Pjetri C.D., nato a Shkoder (AL), inizia lo studio del Pianoforte all’età di 4 anni con Gj. Kapedani. Ha tenuto diversi concerti da solista a Shkoder, Atene, Vicenza, Padova, Venezia, Matera, alternando ai classici, come Bach, Beethoven, Liszt, Wagner e Scriabin sue composizioni. Ha vinto il 1o premio al Concorso Liszt di Bellagio per Pianisti-Compositori. Ha presentato nell’ambito della Rassegna di Cultura Contemporanea 2013 a Padova la tragedia in musica Frater Philippus su suo testo e musica. Studia Composizione con R. Vaglini a Venezia. È membro fondatore dell’Associazione Culturale Pasolini Pound di Padova, alla continua ricerca di un’Opera d’Arte Totale.

 

Simone Sacchi è linguista, tecnico del suono. Ha collaborato per lo piú per piccoli cortometraggi, installazioni e reading. Vive e lavora a Venezia.

 

Giovanni Sparano Intraprende gli studi musicali con C. Zovi (pianoforte) e M. Baldissera (Composizione). Diplomatosi con lode in Composizione e Nuove Tecnologie con C. Pasquotti e P. Zavagna al Conservatorio Venezia, attualmente vi frequenza il biennio. Ha partecipato a seminari tenuti da Fedele, Lanza, Wishart, Lucier e dall'IRCAM. Sue composizioni sono state eseguite in eventi quali la Biennale di Venezia, La terra fertile, EMUfest, Agimus Venezia e International Conference on Intelligent Autonomous Systems. Come esecutore elettronico ha partecipato ad EXIT 03 della Biennale, Art Night Venezia, SMC Conference Padova. È membro dell'Arazzi Laptop Ensemble, presso la Fondazione Cini e membro fondatore del SON. È edito da ArsPublica.

 

Alvise Zambon è compositore e direttore d'orchestra cresciuto sotto la guida di C. Pasquotti. Laureato in Arte Musica e Spettacolo all'Università di Padova, si occupa di musica sperimentale d'avanguardia e di teatro. Sue composizioni sono state eseguite in prima assoluta alla Biennale e al Teatro La Fenice di Venezia. È direttore del SON e Presidente dell'Associazione Ensemble Monteverdi Venezia, diretta da M. Piani.