Agimus Venezia al Centro Candiani di
Mestre
Torna al programma della
stagione autunnale 2011
Autunno Musicale Agimus Venezia
La stagione concertistica autunnale 2011 di Agimus Venezia
si inaugura con due appuntamenti al Centro Candiani di Mestre dedicati a
giovani compositori italiani impegnati nella ricerca sperimentale acustica ed
elettronica. Di particolare prestigio la presenza, nel concerto di
inaugurazione del 12 novembre, del percussionista Guido Facchin, celebre
esecutore, didatta e studioso veneziano, i cui testi sono considerati un punto
di riferimento a livello internazionale per la completezza della riflessione
storica, organologica e tecnico–strumentale. Coinvolto in un percorso formativo
organizzato da Agimus in collaborazione con il corso di Composizione del
Conservatorio “B. Marcello”, finalizzato alla scrittura per particolari
strumenti a percussione, durante la serata Facchin si esibirà con l’arpista
Patrizia Boniolo, valente interprete del repertorio contemporaneo. I brani
proposti in prima assoluta indagheranno nuove soluzioni formali e impasti
coloristici desueti: si passerà infatti dalla simbiosi timbrica di Riccardi
alla geometria architettonica di Mengozzi per giungere allo sfaldamento
baudeleriano del linguaggio attuato da Micheli e agli echi cageani di Marinoni.
Completano la serata alcuni brani di Lou Harrison, voce
originale della contemporaneità, e alcune opere dello stesso Facchin, legate
alla spiritualità orientale.
La ricerca di sonorità suggestive prosegue con il concerto
di musica elettronica dedicato a Ferenc Liszt, realizzato in collaborazione con
i Conservatori di Venezia, Trieste, Milano e Perugia, in programma il 26
novembre. Artista proiettato al futuro e alla sperimentazione, virtuoso
ineguagliabile e operatore sociale di rara sensibilità, il musicista ungherese
rappresenta un serbatoio inesauribile di ispirazione grazie alla versatilità
della sua cultura e alla vertiginosa evoluzione del suo linguaggio compositivo,
lanciato oltre i confini della tonalità. Proprio dalla scarnificata tensione
che caratterizza le ultime opere pianistiche e dal virtuosismo della maturità,
intriso di citazioni letterarie, traggono spunto alcuni dei lavori proposti che
traducono le suggestioni lisztiane in frammentarietà aleatoria, liquefazioni
oniriche, sfide tecnologiche e performance multimediali.
La seconda parte della stagione, ospitata alle Sale
Apollinee del Teatro La Fenice, desidera essere invece un omaggio a due
straordinarie personalità creative: la poetessa romantica nordamericana Emily
Dickinson e la compositrice russa contemporanea Sofja Gubajdulina. Due mondi
poetici siderali, accomunati da una tensione metafisica a volte straziante che
approda ad abissi di silenzio. La complessa sfaccettatura interiore della
Dickinson, immaginata da Paolo Puppa nel dialogo fantasmatico che viene
proposto in prima assoluta, prenderà volto nell’emozionante interpretazione di
Elena Bucci, cui si alterneranno opere figurative create da studenti
dell’Accademia di Belle Arti di Venezia e brani musicali in prima assoluta
eseguiti dal Plurimo Ensemble. Il tema della croce e della redenzione
rappresentano invece il cardine della serata, pensata come omaggio a Sofja
Gubajdulina e dedicata a Giorgio Nonveiller, insigne docente dell’Accademia di
Belle Arti di Venezia. Il percorso mistico della compositrice russa verrà
ricordato dal Plurimo Ensemble attraverso la rilettura di alcuni capolavori
cameristici, tra cui In Croce e De Profundis, affiancati a lavori di autori che
hanno influenzato la sua poetica (Bach, Shostakovich) e a opere contemporanee,
musicali e figurative, che ne rievocano la coerenza intellettuale e la
versatile, intensa spiritualità.
Ringraziamo con riconoscenza tutti gli enti che ci hanno
sostenuto nelle nostre iniziative, rendendo possibile l’attivazione di sinergie
che aiutano i giovani creatori a crescere nella loro arte e nel dialogo
multidisciplinare.
Direttore Artistico Agimus Venezia
Letizia Michielon
Presidente Agimus Venezia
Marco Compiano