A.GI.MUS.
VENEZIA – STAGIONE CONCERTISTICA 2008
CONCERTO
n. 1
lunedì 22 settembre 2008
Sala della Musica di
Ca’Sagredo, ore 17.00, Ingresso per invito
Quintetto
vincitore del Concorso internazionale per strumento a fiato Audi Mozart 2008 di
Rovereto
Ivana Zahirovic (flauto)
Tamas Balla (oboe)
Marija Pavlovic (clarinetto)
Andrea Cesari (corno)
Sofia Almanza (fagotto)
Quintetto
AUDIMozart !
PROGRAMMA
1. Franz Danzi (1763-1826)
Quintet op.56 N3
I. Andante sostenuto -
Allegro
II. Andante
III. Menuetto
IV. Allegretto
2. Wolfgang Amadeus Mozart (1756- 1791)
Fantasie f-moll KV 594
(arranged for wind quintet - Wolfgang Meyer)
Adagio - Allegro -Adagio
* * *
3. Johann Christian Bach
(1735-1782)
Wind Quintet in E-Dur
1. Allegro – 2.Menuetto
4. Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)
Sérénade KV 375 for wind quintet
1. Allegro maestoso
2. Menuetto
3. Adagio
4. Menuetto
5. Finale
5. Cesare Valentini (1967)
Un’immagine dei venti, per quintetto a fiati (2008)
(prima esecuzione assoluta, commissione
dell’Associazione Mozart Italia)
Ivana Zahirovic (flauto)
Ivana Zahirovic è nata a Sisak, in Croazia. Ha studiato con
Irena Grafenauer presso il Mozarteum di Salisburgo, dove ha frequentato anche
il corso post-laurea con Michael M. Kofler.
È stata membro dell’Orchestra Academy dello
Zürich Opera House per due anni. In seguito ha vinto il concorso per
l’Orchestra Sinfonica Mozarteum di Salisburgo e
Ha suonato inoltre con
Ha vinto numerose competizioni internazionali, tra cui il Lions
Club International e il Concorso Audi Mozart 2008 di Rovereto. Membro
dell’organizzazione cameristica “Villa Musica”, ha
partecipato come solista e camerista a numerosi festivals internazionali, tra
cui il S. Marco Festival di Zagabria e il Baroque evenings di Varazdin.
In Croazia si è esibita con I Solisti di Zagabria,
Nato
in Ungheria, nel 1984, Tamas Balla ha studiato alla
Scuola Béla Bartók di Budapest; si è quindi laureato nel
2007 presso
Marija Pavlovic (clarinetto)
Nata
a Dubrovnik, in Croazia, Marija Pavlovic ha studiato alla Music
Academy di Zagabria con M. Pravdic. Nel
In
Croazia si è aggiudicata tre importanti competizioni
(“Clarinet competition”, “Darko Lukic” e “Radio
podij”); ha inoltre vinto il Concorso Yamaha per strumenti a
fiato, il Concorso Audi Mozart di Rovereto e il premio “Poulenc”
all’“IBLA Grand Prize Competition” di Ragusa.
Nel
1998 è stata premiata dall’organizzazione American
Express e dalla Zagreb Philharmonic Orchestra come migliore giovane talento
musicale dell’anno.
Si
è esibita in numerosissimi recitals in Europa, Stati Uniti e Israele.
Come solista ha suonato con importanti orchestre tra cui Croatian Chamber Orchestra, Dubrovnik Symphony Orchestra, Rijeka Chamber
Orchestra, Zagreb Soloists, Croatian Radio Orchestra, Haydn Orchestra di
Bolzano e Montreal Chamber Orchestra.
Ha
suonato con
Dopo
il diploma col massimo dei voti, nel 2004, sotto la guida del M° Ivano
Venturini, Andrea Cesari si è perfezionato a Portogruaro con il M° Guido Corti. Successivamente
ha frequentato il Campus Internazionale di musica, danza e cortometraggio di
Gallodoro con il M° Giuliani e i corsi dell'Italian Brass Week di
Santafiora con Luca Benucci e Dale Clevenger. Ha frequentato
Nell'ottobre
del
Si
è in seguito perfezionato a Chicago con Dale Clevenger, Rex Martin, Charles
Vernon, Daniel Gingrich, Gene Pokorny, Oto Carillo e altri componenti
della Chicago Symphony Orchestra. Attualmente
collabora con il Teatro alla Scala e l’Orchestra Verdi di Milano, e
l’Orchestra Filarmonica Marchigiana. È risultato
inoltre idoneo per l'orchestra dello Schleswig-Holstein Musik Festival,
l’Orchestre des Jeunes de
Sofia
Almanza (fagotto)
Nasce a Panama nel 1984 e inizia lo
studio del fagotto presso il Conservatorio
Nacional de Musica de Panama, sotto la guida di
James Hansen, diplomandosi a pieni voti. Nel 2003,
Sofía vince la borsa di studio della Creative
Young Women Inc. per studiare negli Stati Uniti con la professoressa
Nicolasa Kuster e insegnanti quali Per Hannevold (Filarmonica di Bergen), Steve
Dibner e Robert Weir (Sinfonica di San Francisco), e Nancy Goeres (Sinfonica di
Pittsburg). Nel
2004 partecipa al “Aspen Music Festival and School” sotto la guida di David
Ziman. Subito dopo, vince l’audizione per entrar a far parte
dell’Orchestra Giovanile delle Americhe con la quale
tutt’ora partecipa in qualità di fagotto solista a tournèe
in tutto il mondo sotto la direzione di Gustavo Dudamel, Carlos Prieto e
Placido Domingo. Ha suonato nel 2007 l’opera di Britten “The Rape of Lucretia” per
dodici musicisti, diretta dal M˚ Lorin Maazel.
Sofía nel 2005 entra nella classe del M˚ Stefano Canuti presso il
Conservatorio di Musica di Mantova “Lucio Campiani”, diplomandosi
nel 2007 col massimo dei voti. Attualmente frequenta
nello stesso Conservatorio il primo corso del biennio.
In agosto del presente anno, Sofia
partecipa al “Luzern Musica Festival” facendo concerti con
Cesare Valentini (compositore)
Cesare
Valentini è nato a Palermo nel 1967. La sua carriera come compositore
inizia negli anni Novanta con le prime esecuzioni di brani per musica da camera.
Nel 1997 l’associazione “Un tempio per la pace” gli commissiona un pezzo sinfonico,
Note al brano in prima esecuzione (a cura dell'autore)
C.
Valentini: Un’immagine dei venti
Un'immagine
dei Venti è una musica nata da una ispirazione
sul vento, il pianeta Terra e le sue vibrazioni. Alcuni scienziati hanno
realizzato e registrato il suono dell'energia del nostro pianeta e questo suono
corrisponde ad un mi bemolle. Tutti gli strumenti girano spesso intorno a
questa nota che è la "voce" della Terra. Vi è anche un
passaggio dove appare un unisono degli strumenti in mi
bemolle successivamente "sporcato" da accordi dissonanti creati con
suoni multifonici (più suoni prodotti da ciascun strumento) che
rappresenta la violenza che noi abbiamo fatto alla Terra e il suo grido. Il
vento è la voce che più facilmente possiamo
udire del pianeta. In pieno accordo con gli studi e gli strumenti musicali degli antichi Maya e degli aborigeni australiani ho cercato
di sentire o come meglio scrivevano i latini "animadvertere"
(avvertire, sentire con l'anima) queste vibrazioni nel silenzio della notte
scrutando il cielo e ammirando l'universo. Alcuni accordi simulano i suoni
della natura e allo stesso tempo i suoni ricchi di armonici
di alcuni strumenti Maya e aborigeni. Come esempio vi
è il suono del digiridoo australiano cretao con il corno o delle note
basse fuori registro del flauto (suonato togliendo la testata come se fosse un
clarinetto). Gli accordi creati con la tecnica dei multifonici possiedono molte
note (armonici che risuonano) e rappresentano un ponte tra il nostro sentire e
l'immensità dell'universo. I suoni sordi "con le chiavi" e il "gioco
dei cilindri" del corno sono la pioggia, la tempesta e altri suoni della
natura.
Note agli altri brani in programma
FRANZ DANZI
(1763-1826) - Quintetto op.56 n.3
Franz Ignaz
Danzi, violoncellista e compositore tedesco, visse in un periodo
particolarmente significativo per la storia della
musica europea: la sua carriera si snodò, infatti, durante
l’importante periodo di passaggio dal Classicismo al primo Romanticismo. Da giovane conobbe e ammirò Mozart; coetaneo di Beethoven,
ne condivise i sentimenti forti; di Weber e della sua musica fu mentore e
sostenitore. Nel
W. A.
MOZART (1756- 1791) - Fantasia in fa minore KV 594
Fin da
giovane Mozart venne a contatto con l’organo. Durante i lunghi viaggi
attraverso l’Europa si esibiva volentieri su quello che egli, nelle
lettere al padre, definiva il “re di tutti gli strumenti”.
Nell’opera compositiva del grande salisburghese non si trovano
però opere originali per organo, fatto che deriva dall’abitudine
di Mozart di improvvisare allo strumento, in linea con la prassi
dell’epoca.
Fra le
composizioni per organo in senso lato si possono annoverare le opere di Mozart
per organo meccanico. Gli organi meccanici erano costruiti come gli organi tradizionali, dove la tastiera era sostituita dal
meccanismo automatico che metteva in movimento un rullo i cui perni aprivano le
valvole delle canne.
Su
commissione di Joseph Deym-Müller, proprietario di un gabinetto di
rarità a Vienna e di un grande organo automatico, Mozart compose
l’Adagio e Allegro in fa minore KV 594
(Laudonsche Trauermusik), e
J. C. BACH
(1735-1782) - Quintetto a fiati n.
Dopo l’esperienza milanese di Sammartini, Johann
Christian Bach ha maturato idee chiare sullo stile galante: maneggia la
forma-sonata con una lucidità e con un’economia realizzativa che
non hanno uguali tra i suoi contemporanei; gioca con la forma e usa più
irregolarità fraseologiche perfino dei colleghi italiani; ha il dono di
inventare temi melodici adatti per le sonate; ha il gusto del suono spinto fino
alla nota singola. La sua lingua
strumentale è all’avanguardia quando
arriva a Londra. Qui, nel 1763, lo incontra Mozart, che scopre nel più
”italiano” dei Bach una leggerezza e una naturalezza che lo
incantano e che lo influenzeranno a lungo, e un vocabolario semplice ma completo
che il prodigio salisburghese assimila tale e quale. A differenza di altri suoi contemporanei, in ogni sua opera e con
assoluta parità di esiti, Johann Christian Bach afferma il principio
della forma-sonata, senza alcuna distinzione tra la produzione per clavicembalo
e quella per ensemble strumentale (scissione che ritroviamo invece netta nella
produzione del fratello Philipp Emanuel). Lo evidenzia anche la suddivisione in
tre movimenti del Quintetto in programma, dove, insieme alla predilezione per le
tonalità maggiori, Johann Christian ribadisce
la simpatia per toni che precorrono lo Sturm und Drang..
W. A.
MOZART - Serenata KV 375 per quintetto di fiati
Il
Quintetto AUDIMozart! è costituito dai
vincitori delle categorie flauto, corno, oboe, clarinetto e fagotto, del
concorso internazionale AUDIMozart!
per l’esecuzione dei concerti di fiati di
Mozart.
Marvi Zanoni